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Treni, niente Frecce neppure dal 18 maggio: «Liguria isolata e dimenticata da Trenitalia»

Nell’aggiornamento dei collegamenti su ferro dal 18 maggio la dorsale Tirrenica che comprende la Liguria non è compresa. E raggiungere Roma diventa un’impresa anche in aereo

Trenitalia “dimentica” la Liguria nell’aggiornamento dei convogli per la Fase 2: dal 18 maggio, giorno in cui in tutta Italia si inizia ufficialmente a ripartire con l’apertura della stragrande maggioranza delle attività, le Frecce non compaiono nell’elenco dei treni che faranno tappa in regione, di fatto rendendo molto complesso raggiungere il Centro e il Sud Italia.

Andando sul sito di Trenitalia e selezionando un viaggio il 19 maggio, gli unici collegamenti con Roma (verso cui partivano appunto le Frecce) sono un Intercity e due regionali che necessitano di cambio: un’impresa dunque raggiungere la Capitale, anche alla luce del fatto che dall’aeroporto parte un unico volo Alitalia, quello delle 15.10, a un prezzo non inferiore ai 100 euro. E la situazione, stando ai siti di Trenitalia e di Alitalia, resta invariata almeno sino alla fine di maggio.

L’isolamento ligure è stato sottolineato anche dai parlamentari della Lega: «L’aumento di Frecce previsto da Trenitalia a partire dal 18 maggio, dalle attuali 18 alle prossime 38, non coinvolge la dorsale Tirrenica che comprende la Liguria e che, ricordiamo, è su una linea internazionale di collegamento con la Francia», è la denuncia corale dell’ex segretario alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, e dei colleghi Francesco Bruzzone, Flavio Di Muro, Sara Foscolo, Stefania Pucciarelli, Paolo Ripamonti e Lorenzo Viviani.

«La nostra regione, oltre a soffrire di un cronico isolamento e dell’assenza di una linea ad alta velocità, per ripartire ha assoluto bisogno di collegamenti su ferro, vista anche la quasi totale assenza di voli aerei, per la drastica riduzione delle tratte da e per l’aeroporto di Genova, causa Covid. Deve essere garantita la continuità territoriale», chiedono in una nota i leghisti, sottolineando che «la Liguria e le sue imprese, per la ripartenza delle attività economiche prevista dal 18 maggio, non possono essere esclusa dal piano di implementazione dei collegamenti ferroviari, che, dalla prossima settimana, riguarderanno invece quasi tutte le altre regioni, anche quelle che sono state più interessate dai contagi, verso le regioni del Centro Sud».

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