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Terzo Valico, la viceministra Bellanova al cantiere di Trasta: "Va consegnato entro il 2024"

Visita ai cantieri genovesi per la viceministra alle Infrastrutture, che ha parlato anche della Gronda: "Indispensabile, basta dire no"

“Dobbiamo dare il Terzo Valico a questo territorio e all'Europa entro il 2024, e da ciò che ho verificato visitando i cantieri, è un obiettivo che abbiamo a portata di mano".

Questo il commento della viceministra alle Infrastrutture, Teresa Bellanova, in Liguria per una visita istituzionale che ha toccato anche il cantiere per la realizzazione del Terzo Valico a Trasta.

“È un'opera strategica non solo per questo territorio, ma per il Paese e l'Europa, un collegamento che si attiverà tra il Mar Mediterraneo e il Mare del Nord, un cantiere impegnativo per cui vorrei riconoscere il lavoro delle maestranze, persone e imprese che nell'anno drammatico del Covid non si sono mai fermate”, ha detto Bellanova, che nel corso della visita è stata aggiornata sull’andamento dei lavori.

A oggi lo scavo delle gallerie della linea ad alta velocità ha superato i 60 chilometri, ossia il 67% del totale: “Ci avviciniamo al 70%", ha confermato il commissario straordinario del Terzo Valico, Calogero Mauceri, spiegando che l’obiettivo è attivare già nel 2023 alcune parti del Terzo Valico. Nel corso degli ultimi 18 mesi, l’avanzamento finanziario rispetto al contrattualizzato con Cociv ha raggiunto il 53% del totale e, dal riavvio dei lavori nel Nodo di Genova, a giugno 2020, sono stati scavati 1.438 metri di galleria sui 3.122 che erano rimasti ancora da scavare, ossia più del 46%.

"Tutti dati che confortano e consentono di guardare con fiducia al rispetto dei cronoprogrammi di esecuzione dell’opera", ha concluso Mauceri. L’opera ha lo scopo di potenziare l’asse ferroviario Genova–Basilea–Rotterdam/Anversa, collegando in modo efficiente e sostenibile il Mediterraneo con i mercati del centro e nord Europa fino al Mare del Nord. Il completamento del Progetto Unico trasformerà infatti il sistema portuale di Genova nell’hub di accesso al corridoio ferroviario TEN-T Reno-Alpi, favorendo lo shift modale dalla strada alla ferrovia nel trasporto merci e creando i presupposti per una netta riduzione dei tempi di viaggio con i treni passeggeri tra Genova e Milano e tra Genova e Torino.

Bellanova ha parlato anche della Gronda, sottolineando che “è un’opera indispensabile che si deve realizzare. Bisogna smetterla con la storia di dire no senza alternative, e senza la consapevolezza che quei no incidono sulla competitività del Paese e sulla qualità di vita delle imprese e delle persone”. 

“Spero che arrivi al più presto il giorno in cui butteremo giù l’ultimo diaframma e finalmente passeranno i treni sotto il Terzo Valico, credo che sarà uno dei giorni più belli della Liguria degli ultimi decenni”, ha aggiunto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha accolto Bellanova in cantiere insieme con l’assessore allo Sviluppo Economico, Andrea Benveduti.

“In questo anno e mezzo di pandemia non ci siamo mai fermati grazie ai protocolli di sicurezza, dimostrando che il paese anche durante la pandemia ha potuto andare avanti - ha aggiunto Toti - In questa Regione abbiamo sospeso il minor numero di interventi possibili a causa dell’emergenza sanitaria e talvolta non è stato facile tenerli aperti. Per questo oggi è quanto mai opportuno essere qui, perché l’Italia sta ripartendo e dalla Liguria passa un pezzo importante della competitività del Paese dei prossimi anni. Certamente non è irrilevante il fattore tempo: il mondo sta ripartendo veloce e stabilirà quali sono i paesi che scatteranno nel gruppo di testa, chi resterà indietro, le nuove rotte per le merci, le nuove destinazioni turistiche, le città in crescita”.

“Genova ha tutte le condizioni per farcela, abbiamo accumulato un’energia straordinaria con un gigantesco volume di opere in campo, a partire da questo cantiere fino alla messa in sicurezza della città con la conclusione dei lavori per la nuova copertura del Bisagno - ha concluso Toti - Abbiamo tanti problemi, tra cui certamente quello delle autostrade e continueremo a lavorare ma l’importante è non perdere di vista l’occhio lungo sul futuro e quando si viene qua il futuro lo si vede, diaframma dopo diaframma”.

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