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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Costruttori liguri preoccupati per la stretta sul superbonus 110%

Secondo l'Ance, con le misure adottate dal Governo per limitare le truffe sul bonus per l'efficientamento energetico, sarebbero a rischio 180 milioni di euro di opere. A causa della nuova norma diversi cantieri potrebbero non essere portati a termine

Il Governo ha approvato una nuova stretta al bonus edilizio del 110%, con l'obiettivo di contrastare truffe e frodi ai danni dello Stato. Nel decreto 'aiuti-bis' approdato in Parlamento per la conversione in legge, è presente una norma che impone, dal primo luglio 2023, l'affidamento di lavori oltre la soglia dei 516mila euro solo a imprese che hanno la cosiddetta certificazione Soa (documento necessario e sufficiente a comprovare, in sede di gara, la capacità dell'impresa di eseguire, direttamente o in subappalto, opere pubbliche di lavori con importo a base d’asta superiore a 150mila euro).

Questa misura ha messo in agitazione l'Ance Liguria (Associazione Nazionale Costruttori Edili), poichè questa norma escluderebbe gran parte delle piccole e medie imprese dal mercato degli interventi di efficientamento energetico. A rischio ci sarebbero circa 180 milioni di euro di interventi e i posti di lavoro di oltre 130mila addetti coinvolti.

L'Ance ha anche affermato che grazie al superbonus del 110% in Liguria sono partiti circa 1.596 interventi edilizi, 362 dei quali in condomini, 760 in villette e immobili unifamiliari e 474 in capannoni e edifici commericali.

Grazie a questa misura ci sono stati investimenti complessivi pari a 259 milioni di euro che, in buona parte, sono stati spesi per opere di ristrutturazione ed efficientamento già concluse, mentre ci sono 93 milioni di opere ancora non completate, che sarebbero a rischio.

Secondo il presidente di Ance Liguria, Emanuele Ferraloro, il superbonus del 110% "è l'unico appiglio al quale si aggrappa il Pil del Paese". Inoltre la certificazione Soa chiesta alle imprese per aggiudicarsi opere sopra i 516mila euro, fino ad oggi, era necessaria solo per poter partecipare ai bandi pubblici.

L’obiettivo del Governo è contrastare il fenomeno delle truffe legate ai bonus. Un primo obbligo scatterà già dal primo gennaio 2023, quando le imprese dovranno almeno dimostrare di aver fatto richiesta agli enti certificatori. Dal primo luglio successivo invece, per continuare le opere avviate, le imprese edili dovranno avere già ottenuto il certificato.

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