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Attualità

"Un altro giro": la stagione ottobre-dicembre 2020 del Teatro della Tosse

Gli spettacoli in centro e a Voltri

Un altro giro, ancora in movimento, come su una giostra.

In questi tre mesi di programmazione, ai Teatri di Sant’Agostino e a Voltri, si vedranno concentrate tutte le anime della Tosse: le produzioni della compagnia, l’ospitalità multidisciplinare e il teatro ragazzi la domenica per le famiglie. 

Per raccontare la ripartenza il teatro ha scelto l’immagine di una giostra, perché, come i bambini, non si rassegna all’idea che non ci sia un altro giro.

Concentrandosi sulle produzioni il teatro ha costruito un programma perfettamente aderente alla sua visione del teatro: un teatro contemporaneo (i testi che proponiamo sono stati scritti tutti dagli anni ’90 a oggi), che parli delle relazioni tra le persone, che utilizzi un linguaggio diretto, essenziale.  

La giostra è al centro del luna-park, il più popolare degli intrattenimenti, apparentemente sempre uguale, ma inspiegabilmente sempre al passo con i tempi, e noi vogliamo che, come il luna-park, il teatro sia una cosa semplice, popolare, senza barriere, per tutti, per tutte le tasche, avvicinabile, accogliente, anche per chi a teatro non è cosi assiduo.

Teatri di Sant'Agostino

Dal 14 al 25 ottobre

Dino Campana

Art

di Yasmina Reza

Art diYasmina Reza, è la nuova produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tossediretta da Emanuele Conte che avrebbe dovuto debuttare in prima nazionale a Genova lo scorso 26 marzo; interpreti Graziano Sirressi, Enrico Pittaluga e Luca Mammoli, tre attori del collettivo Generazione Disagio. La produzione ha debuttato ad AstiTeatro a settembre e apre la programmazione autunnale a Genova. 

Art è una commedia crudele e divertente sull’amicizia, tradotta in oltre trenta lingue, Premio Moliére nel 1994. In una stanza, tre amici - Marc, Serge e Yvan, si confrontano sulla qualità artistica di un quadro completamente bianco, discutendo sul prezzo per il quale è stato acquistato da uno dei tre. La discussione diventa presto un dibattito dai toni accesi sull'arte contemporanea e sfocia in un violento litigio che non riguarda più l'arte, ma il loro stesso rapporto di amicizia. In un crescendo di dialoghi serrati, i tre protagonisti sveleranno personalità e nevrosi, arrivando ad incrinare, forse in modo irreparabile, il loro rapporto. 

Dal 22 ottobre al 1 novembre

Festival della Scienza

Il Festival della Scienza è confermato e torna in una nuova doppia veste: digitale per le scuole e dal vivo per famiglie e appassionati. La diciottesima edizione si terrà a Genova dal 22 ottobre al 1 novembre 2020. 11 giorni di eventi, per tutte le età e i livelli di conoscenza, con al centro la parola chiave Onde.

Dal 10 al 15 novembre

Dino Campana

Io provo a volare

Io provo a volare è una drammaturgia originale, che a partire da cenni biografici di Domenico Modugno e dalle suggestioni delle sue canzoni, racconta la vita di uno dei tanti giovani cresciuti in provincia pronti, sull’onda del mito, ad affrontare ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare artisti. Ed è proprio descrivendo le aspettative, le delusioni, gli sforzi e gli inganni subiti da truffaldini incontri che si articola il viaggio fra comici episodi della realtà provinciale e alienanti esperienze metropolitane.

La storia vede lo spirito di un custode di un teatrino di provincia che, come un vecchio capocomico, torna in scena ogni notte, a mezzanotte, in compagnia dei suoi musicisti all’interno del teatro. Così fra racconto, musica e danza, si rivivono episodi della sua vita: i sogni, gli incontri, gli stage, le prove, la fuga, la scuola, il primo lavoro e l’amaro rientro al paesino, al quale, dopo aver provato tutte le strade possibili, è costretto a tornare. 

Poesia e comicità sono gli ingredienti principali di questa ricetta, che trasmette atmosfere emotive, suggestioni e ricordi indimenticabili cercando di risvegliare nel pubblico quel sogno di libertà di cui Modugno si fece portavoce e simbolo.

20 novembre

Alfa-Beth

Co-produzione EstOvest Festival - Le Strade del Suono.

Una nuova produzione musicale ideata da Matteo Manzitti, Direttore Artistico del Festival, e Alberto Barberis. Una composizione multimediale che indaga le forze ancestrali operanti dietro la nascita dei segni alfabetici greco-latini e mescola acustica ed elettronica.

Dal 23 novembre al 6 dicembre

Resistere e creare

Nata dalla collaborazione tra il Teatro della Tosse e il collettivo Balletto Civile, dal 23 novembre al 6 dicembre la 6 edizione della rassegna di danza Resistere e Creare.

Una rassegna, ma anche un’indagine sulla collettività, estetica e politica insieme. 

La danza, come gesto politico: per opporsi ai meccanismi che debilitano le comunità sociali e culturali e per aprire nuove prospettive e possibilità. La direzione artistica della rassegna è affidata a Michela Lucenti e Marina Petrillo.

2 dicembre

Una voce

Co-produzione con La Voce e il tempo e Pasquale Anfossi

La voce è corpo ed esso è il suo strumento; l’unico strumento musicale ad avere a disposizione una materia vivente, dotata di enorme elasticità e capace di partecipare alla vibrazione sonora. L’intento di questo lavoro è quello di indagare il gesto (vocale e corporeo) nutrendosi l’uno delle peculiarità dell’altro, per dare voce al corpo e dare corpo alla voce, in un percorso che passa dall’improvvisazione all’esecuzione di brani del repertorio contemporaneo che si aprono alla molteplicità timbrica e ontologica del corpo-voce.

Dal 12 al 18 dicembre

Dino Campana 

Adagio

Il testo, messo in scena alcune stagioni fa alla Tosse, nasce in questa edizione dalla nuova traduzione di Gianni Poli e Marco Cappelletti. Adagio è un cabaret mortifero, nello stile della commedia all’italiana anni’60. Sulle note di un pianista da bar (Fabio Wolf) un racconto ad episodi in cui sono i vivi a fare i conti con i morti.

Protagonisti saremo noi tutti, il nostro cinismo, la nostra paura, i pregiudizi e le superstizioni. Saremo capaci di affrontare la vita con leggerezza? Sapremo ridere anche della morte considerandola  come qualcosa di naturale che fa parte della vita?

Teatro del Ponente

30 ottobre

Art

di Yasmina Reza

Art diYasmina Reza, è la nuova produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tossediretta da Emanuele Conte che avrebbe dovuto debuttare in prima nazionale a Genova lo scorso 26 marzo; interpreti Graziano Sirressi, Enrico Pittaluga e Luca Mammoli, tre attori del collettivo Generazione Disagio. La produzione ha debuttato ad AstiTeatro a settembre e apre la programmazione autunnale a Genova. 

Art è una commedia crudele e divertente sull’amicizia, tradotta in oltre trenta lingue, Premio Moliére nel 1994. In una stanza, tre amici - Marc, Serge e Yvan, si confrontano sulla qualità artistica di un quadro completamente bianco, discutendo sul prezzo per il quale è stato acquistato da uno dei tre. La discussione diventa presto un dibattito dai toni accesi sull'arte contemporanea e sfocia in un violento litigio che non riguarda più l'arte, ma il loro stesso rapporto di amicizia. In un crescendo di dialoghi serrati, i tre protagonisti sveleranno personalità e nevrosi, arrivando ad incrinare, forse in modo irreparabile, il loro rapporto. 

6 novembre

Ce le ho tutte!

Alessandro Bergallo torna a ridere delle proprie ansie con un divertente teatro-canzone basato sull'improvvisazione musicale; un live ritmato dalla presenza in scena del contrabbassista Federico Bagnasco.

Ce le ho tutte! è un percorso di definizione di se stesso per negazione: provando a spogliarsi progressivamente di tutte le paure, illusioni, ragionamenti contorti e false aspettative si potrà (forse) scoprire ciò che resta di noi, al netto dell’esistenza. 

Protagonista un Lui vero e proprio collezionista di paure, che riesce ad assorbire ogni nuova forma di ansia, reale o virtuale. 

Lui le paure le ha proprio tutte: ha paura del bricolage, dell’aspetto esteriore, del padre, dello psicanalista, dei supereroi, della terra piatta, di Dio. Del passato, della televisione, del lavoro, del successo e pure della morte.  Lui è così contorto, noi siamo così contorti, da non riuscire a trovare la fine nemmeno nella fine.

20 e 21 novembre

Amleto Take Away

Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari tornano in scena con lo spettacolo che è valso a Gianfranco Berardi il Premio Ubu 2018 come  miglior attore/performer.

Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi e le contraddizioni del nostro tempo, una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva».  

In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco, l’Amleto di Shakespeare.

Ma l’Amleto di Amleto take away, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose. È consapevole ma perdente. 

«To be o FB, questo è il problema! Chiudere gli occhi e accettarsi per quello che si è, isolandosi da community virtuali per guardare da vicino e cercare di capire la realtà in cui si vive? O affannarsi per postare foto in posa tutte belle, senza rughe, seducenti, sorridenti? Apparire, apparire, apparire, bello, figo, number one e sentirsi finalmente invidiato. To be or fb, this is the question».

11 dicembre

Istanbulbeat

Lo spettacolo è un viaggio in 7 capitoli. Una cantata, un omaggio, un tentativo di riconnessione che Deniz Özdogan dedica alla sua città, croce e delizia della multiculturalità, al grande ventre che l’ha generata, alla sua Istanbul. In questa fase così violenta che sta attraversando la Turchia è un atto di riscrittura magica della propria storia, incontrando con amore i fantasmi del passato, per aprire una porta sul presente.

«Ho un’immagine dentro, di donne e di uomini arrabbiati, che si sono feriti a vicenda, “un debole uomo baciato da una puttana”, dei bambini feriti vestiti da adulti, non c’è felicità in quest’immagine, c’è solo guerra. Ora ho bisogno di ridare la dignità e la gioia all’uomo, alla donna, al bacio e alla debolezza».

Gli spettacoli per la famiglia

Spettacoli coinvolgenti e intelligenti per grandi e piccini. Anche quest’anno la domenica pomeriggio del Teatro della Tosse è dedicate alle famiglie e ai bambini. Una stagione particolare, in cui ci si muoverà in maniera diversa con nuove attenzioni nei confronti degli altri. 

8 novembre

La favola del flauto magico

Tamino e Pamina, la Regina della Notte e Sarastro, Papagena e Papageno rinascono sotto forma di burattini per continuare a divertire e a commuovere con le loro avventure. 

Lo spettacolo narra la storia d’amore tra Tamino e Pamina, contrastato dalla regina della Notte, madre di Pamina, e propiziato invece dal mago Sarastro, che alla fine celebrerà le nozze con una grandiosa cerimonia. Per raggiungere il suo amore Tamino dovrà superare una serie di prove aiutato da un flauto magico e da uno straordinario compagno di avventure, Papageno. Anche lui coronerà il suo sogno d’amore insieme alla sua Papagena, al suono di una delle arie più incantevoli che siano mai state scritte.

15 novembre

Ida, la signora della fermata del bus

Ogni passaggio ha in sé una rinascita. Ogni cambiamento, piccolo o grande che sia, 

ha qualcosa che si abbandona di sé e qualcosa di nuovo che si scopre e diventa parte di noi.

Chi è Ida? L'inverno che si fa da parte per l'arrivo della primavera? L'anziana signora di fronte alla notte più lunga?La bimba che lascia l'orsetto dell'infanzia per diventare grande? Il bruco che fa crisalide e si trasforma in farfalla? Ida è tutte queste cose insieme, con pacata semplicità. 

22 novembre

Pinocchio illustrato

Dal semplice burattino di legno al bel fanciullo coi capelli castagni, la storia di Pinocchio raccontata in prima persona dal burattino. Ma attenzione! Anche la memoria di Pinocchio può ingannarsi e allora toccherà al pubblico di bambini correggere il racconto.

Dal semplice burattino di legno al bel fanciullo coi capelli castagni, la storia di Pinocchio raccontata in prima persona dal burattino. Ma attenzione! Anche la memoria di Pinocchio può ingannarsi e allora toccherà al pubblico di bambini correggere il racconto, rammentandogli che Pinocchio ha sì incontrato Mangiafoco, ma non si è mai imbattuto in Hansel e Gretel, che la bella Bambina dai capelli turchini lo ha salvato dagli assassini, ma non c’entrano niente la Strega e Biancaneve.

29 novembre

Boa

Uno spettacolo di circo contemporaneo sulla felicità. Boa è un'opportunità per galleggiare. Una boa che presenta la felicità come un istante di puro sentimento. Felicità come stato d’animo movimentato, in movimento. E’ un tentativo di far sentire felicità, sorprendersi nella felicità.

Felicità come non diventare grande mai, per continuare a crescere. Felicità da non afferrare, ma da godere all' istante.

6 dicembre

Astolfo sulla luna

La fantastica storia dell'Orlando Furioso raccontata attraverso gli occhi di Astolfo, l’istrionico personaggio a cui, nel poema di Ludovico Ariosto, sono affidate le avventure più incredibili e prodigiose, fra maghe, mostri e luoghi incantati.

13 dicembre

Storie d'amore e alberi

Storia d’amore e d’alberi è liberamente ispirata al romanzo, L’uomo che piantava gli alberi, libro simbolo della difesa della natura e di impegno civile, un messaggio d’amore per l’albero e il suo valore universale. 

Un pastore solitario per amore (o forse per cercare la felicità) comincia a piantare querce in una terra aspra e desolata. Lentamente e meravigliosamente il mondo intorno a lui cambia, proprio  come in una lenta e silenziosa rivoluzione.

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