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Politiche sociali: apre uno sportello dedicato ai non udenti ucraini

Iniziativa finalizzata a una maggiore inclusione dei rifugiati, per garantire piena accessibilità alle informazioni e fruizione dei servizi

Apre a Genova uno sportello informativo per non udenti di nazionalità ucraina, iniziativa finalizzata a una maggiore inclusione dei rifugiati, per garantire piena accessibilità alle informazioni e fruizione dei servizi. Grazie alla presenza di un mediatore culturale si potrà comunicare in lingua dei segni sia italiana che ucraina.  Il progetto sperimentale, che consentirà di avere informazioni sulle istituzioni relative a scuola, sanità e lavoro, è stato presentato presso la sala dell’Ente Nazionale Sordi, in presenza di Lorenza Rosso (assessore alle politiche sociali del Comune) e Lilli Lauro (consigliere regionale presidente Commissione Affari Istituzionali). Gli interessati potranno usufruire dei servizi dello Sportello a loro dedicato, ma non solo, previo appuntamento, presso la sede Ens di Genova di Via Peschiera 7, il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17, fino al 30 giugno 2023. Per info e prenotazioni: sportelloucraini@gmail.com. 

"Genova è una città accogliente, ne è ulteriore dimostrazione questo concreto passo avanti verso l’inclusione e la piena accessibilità alle informazioni e ai servizi al cittadino per tutte le persone di nazionalità ucraina che vivono una situazione di fragilità e vulnerabilità - ha dichiarato l’assessore Lorenza Rosso -. Le barriere linguistiche possono rappresentare un limite insormontabile nell’ambito di una serena gestione della vita quotidiana in un paese straniero, in particolare quando si tratta di temi sensibili come sanità e istruzione. Come amministrazione siamo pronti a sostenere questo progetto che riteniamo particolarmente prezioso e innovativo".

Il progetto rientra in 'Traiettorie solidali, Vicini a chi arriva dal conflitto', il bando lanciato dalla Fondazione Compagnia San Paolo che nasce per contribuire a dare risposta ai bisogni di persone in condizione di fragilità e vulnerabilità a causa del conflitto in Ucraina, con particolare attenzione ai minori e alle loro famiglie. Il bando è stato vinto dalla cooperativa ABAcadabra che ha ottenuto dalla Fondazione il contributo per lo sportello che si inserisce nell’ambito del programma 'Abbattere le barriere-comunicazione e integrazione per i sordi ucraini' sostenuta dall’Ente Nazionale Sordi di Genova e dalla scuola Contubernio d’Albertis. A integrazione dell’iniziativa, incontri legati alla professionalità e all’orientamento lavorativo, con attività di supporto alla ricerca attiva di un’occupazione a partire dal bilancio delle competenze.  

Soddisfatto anche Davide Rossi, ex consigliere comunale della Lega e e attuale responsabile del comitato organizzativo ligure per gli eventi sportivi internazionale dell’ente sordi Genova: "Ce l’abbiamo fatta. Finalmente lo sportello per i non udenti ucraini apre, ci abbiamo lavorato diverso tempo, fin dal primo momento in cui come Lega, il sottoscritto, allora presidente della commissione due Comune, da sempre punto di riferimento di tutti i sordi nell’ente nazionale ligure e genovese, e la consigliera comunale Lorella Fontana, ci siamo attivati al supporto presso il Novotel e ci siamo confrontati con loro accogliendo questa esigenza. Ringraziamo il sindaco Bucci e la giunta nonché la regione e tutti quelli che si sono adoperati. Sono state tantissime le iniziative che abbiamo messo in campo per venire incontro alle esigenze di bambini e famiglie, tra ospitalità, materiale raccolto e iniziative specifiche per gli sportivi. Abbiamo contribuito a far partecipare ai mondiali in Brasile le pallavoliste ucraine di beach volley che poi sono diventate campionesse mondiali. Ma ancora mi vengono in mente le tante iniziative di animazione o di supporto logistico attraverso gli incontri che abbiamo fatto con Corrado Oppedisano, funzionario della Farnesina. Occorrono verso queste persone maggiori iniziative di coinvolgimento nella città ospitante. Questo sportello finalmente, anche grazie al nostro lavoro, avrà luce".

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