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Giovedì, 28 Marzo 2024
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A scuola anche in estate tra laboratori e workshop: il piano del Ministero per gli studenti

Le attività saranno tutte su base volontaria, e accompagneranno i ragazzi da giugno a settembre per potenziare le competenze, aggiungerne di nuovo e creare occasioni di socialità: musica, arte, computing, sostenibilità e sport tra le materie

A scuola anche a luglio e ad agosto per “recuperare la socialità e rafforzare gli apprendimenti”: è il piano che il Ministero dell’Istruzione ha messo a punto, con 510 milioni di euro di finanziamento, per traghettare gli studenti verso il nuovo anno scolastico dopo un anno e mezzo di lockdown e didattica a distanza.

Tornati in classe a fine aprile, i ragazzi hanno davanti ancora due mesi di lezioni in presenza (coronavirus e contagi permettendo) prima della campanella che sancirà l’inizio delle vacanze scolastiche. Chi lo vorrà però potrà partecipare a lezioni incentrate su materie tradizionali (dall’italiano alla matematica) e a laboratori e workshop di lingue, musica, sport, arte, digitale, sostenibilità: “un ponte verso il prossimo anno scolastico”, lo ha definito il ministro Patrizio Bianchi, con risorse economiche dedicate soprattutto alle aree più fragili dell’Italia, Sud in particolare.

Il Ministero ha già diramato una nota operativa che consentirà ai dirigenti e ai docenti degli istituti scolastici di mettere a punto un piano per organizzare le attività, mentre un sito e una campagna informativa saranno gli strumenti di “accompagnamento” del piano. Il pacchetto di risorse disponibili per le scuole si divide in 150 milioni che provengono dal decreto sostegni, altri 320 milioni dal PON per la scuola (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative.

I 150 milioni del dl sostegni saranno distribuiti attraverso un decreto del Ministero, sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per scuola. Sarà poi disponibile sul sito www.istruzione.it/pianoestate un bando PON (risorse europee) dedicato da 320 milioni, utilizzabili soprattutto nelle aree con maggiori disuguaglianze economiche e sociali. 

Le scuole potranno fare domanda fino al 21 maggio prossimo. I fondi, di cui circa il 70% è destinato alle regioni del Sud, potranno essere spesi sino al termine dell’anno scolastico 2021/2022, nella logica di un piano di trasformazione che partirà dall’estate e proseguirà durante il prossimo anno scolastico. Le risorse PON saranno disponibili anche per le scuole paritarie (che svolgono il servizio con modalità non commerciali) e per i CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti).

Altri 40 milioni deriveranno dal fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e il contrasto della povertà educativa. Questi fondi saranno assegnati alle Istituzioni scolastiche in funzione delle tipologie di progetti da attivare, sarà possibile collaborare con il terzo settore e realizzare patti educativi di comunità. 

A scuola d’estate, il calendario

Il piano del Ministero si articola su tre fasi: la prima, a giugno, dedicata a laboratori, scuola all’aperto e studio di gruppo incentrati sul rinforzo delle competenze acquisite sui bandi, una sorta di “full immersion” di ripetizioni.

A luglio e ad agosto le attività saranno sempre di potenziamento, ma svolte più in modalità “campus”, con attività che vanno dall’arte alla musica, dallo sport alla scrittura creativa passando per debate, educazione civica e sostenibile, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica. Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni.

La terza fase, fissata a settembre, è dedicata all’accoglienza e accompagnerà gli studenti verso il nuovo anno scolastico.

Tutte le attività saranno svolte su base volontaria dagli studenti, con gli istituti che potranno sfruttare i fondi a disposizione per organizzare il calendario e il programma e reperire anche le risorse in termini di docenti e personale.

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