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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A scuola in estate, la preside del D'Oria: «Bene l'opportunità, ma le vacanze servono a tutti»

Mariaurelia Viotti, dirigente scolastica di uno degli storici licei classici della città, commenta il Piano Scuola del Ministero dell'Istruzione. E si prepara alla seconda Maturità in epoca coronavirus

«Come va? Sopravviviamo». Mariaurelia Viotti, dirigente scolastica del liceo D’Oria, non perde la calma e il sorriso due anni scolastici pesantissimi caratterizzati dalla pandemia di coronavirus e da un meccanismo di apertura e chiusura delle scuole che ha messo a dura prova ragazzi e personale docente.

Viotti sta ancora prendendo le misure del Piano Scuola emanato dal Ministero dell’Istruzione, un provvedimento che concretizza ciò di cui si è parlato molto negli ultimi mesi: consentire ai bambini e ai ragazzi di andare a scuola anche in estate per cercare di approfondire le materie dopo settimane di didattica a distanza e chiusure, e di recuperare la socialità.

I dettagli del Piano Scuola sono arrivati martedì, all’indomani dal ritorno in zona gialla e dunque dalla ripresa delle lezioni in presenza (ancora al 70% in Liguria), e il progetto è ambizioso: organizzare una serie di laboratori, workshop e lezioni (all’aperto se possibile) spaziando dalle materie tradizionali a quelle che potrebbe catturare l’interesse degli studenti: musica, arte, digitale, sport, sostenibilità. Il tempo a disposizione però è poco, soprattutto in vista della Maturità ancora tutta da organizzare.

«Mi piace l’idea molto del “ponte” da un anno scolastico all’altro, di accompagnare i ragazzi verso il nuovo anno, proprio in termini di sensibilizzazione da parte del Ministero, ma penso sarà più applicabile in alcune parti e in altre meno a seconda delle scuole - riflette Viotti - Gran parte delle attività mi sembrano molto adatte agli studenti più piccoli, per i liceali credo che l’aspetto più pertinente sia quello del recupero».

La partecipazione alla “scuola estiva” è rigorosamente su base volontaria, e i singoli istituti dovranno partecipare ai bandi con progetti specifici. La difficoltà è proprio quella di progettare e reperire il personale, soprattutto per quanto riguarda le superiori, criticità cui si aggiunge anche stanchezza e stress che si trascinano ormai da 365 giorni.

«Siamo già abbastanza avanti dal punto di vista del tempo, e abbiamo adesso adempimenti urgenti cui far fronte - conferma Viotti - siamo in attesa dell’ordinanza sulla valutazione di fine anno, c’è la Maturità. Ritengo che laddove ci sia l’esigenza è giusto e molto utile adeguarsi, ma penso anche che ci voglia per tutti un po’ di vacanza. Per i ragazzi e anche per il personale docente, che sta lavorando tantissimo. Per le superiori è stato molto difficile adattarsi a questa didattica completamente diversa di giorno in giorno, e credo che anche i docenti e gli studenti abbiano bisogno di staccare».

A meno di due mesi dalla fine della scuola, e del secondo anno portato avanti - per intero, questa volta - tra computer, chat e videocall, la stanchezza inizia a farsi sentire: «Io ho sempre molto fiducia nei ragazzi - conclude Viotti - Ho appena fatto un collegamento online per parlare dell’esame e li ho trovati “molto sul pezzo”, resilienti. Ma è un momento difficile, anzi, è stato un anno davvero molto difficile: sono fiduciosa nelle loro capacità di ripresa, anche psicologica, ma da quel punto di vista c’è indubbiamente un po’ di fatica e un po’ di stancheanche se un po0 di fatica da quel punto c’è indubbiamente un p0’ di stanchezza

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