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Giovedì, 18 Aprile 2024
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San Fruttuoso, la piscina è costretta a chiudere

Da novembre 2020 la piscina di San Fruttoso è riuscita a tenere aperto per garantire la continuità degli allenamenti delle squadre agonistiche a ora è costretta a fermarsi in attesa di novità dal governo

Per una piscina che riapre (Albaro), ce n'è un'altra che purtroppo chiude. Idea Sport ha annunciato che dall'1 febbraio chiude la piscina di San Fruttuoso, «a causa del perpetrarsi della sospensione delle attività di base (corsi nuoto neonati, bambini, ragazzi e adulti), dei corsi gestanti, dell'acqua-fitness, del nuoto libero e di tutte le attività acquatiche, esclusa quella agonistica».

Da novembre 2020 la piscina di San Fruttoso è riuscita a tenere aperto per garantire la continuità degli allenamenti delle squadre agonistiche di Idea Sport e di altre società natatorie/pallanuotistiche genovesi come Nuotatori Genovesi, Quinto, Luca Locatelli, Salvamento e Aquarium Vallescrivia, ma ora è costretta a fermarsi in attesa di novità dal governo.

La situazione quanto mai complicata delle piscine è approdata anche in consiglio comunale martedì 26 gennaio. Maurizio Amorfini (Lega Salvini Premier) ha domandato quali contributi il Comune di Genova ha destinato alle piscine presenti sul suo territorio. Anche Carmelo Cassibba (Vince Genova) a proposito della paventata chiusura della piscina Crocera Stadium e della crisi delle palestre cittadine e delle associazioni sportive a seguito dei Dpcm, ha domandato se sono previsti interventi a sostegno di queste realtà da parte dell'Amministrazione.

La risposta dell'assessore Matteo Campora: «Il Comune sta facendo il massimo degli sforzi per andare incontro alle esigenze dei cittadini e cito a esempio l’implementazione del servizio di trasporto pubblico, pur non avendo ancora ricevuto ristori da parte del governo. È vero che nel 2020 non abbiamo stanziato misure economiche destinate in maniera specifica alle piscine, ma il 27 novembre 2020 con la delibera 265 abbiamo deciso l'esenzione totale del pagamento del canone di concessione al Comune da parte delle associazioni sportive che a causa delle restrizioni dovute al covid 19 hanno avuto un crollo dei ricavi».

«Siamo intervenuti, quindi - ha proseguito Campora -, dove abbiamo potuto: sui nostri immobili assegnati ad associazioni sportive, in modo da sostenerle perché riprendano la loro funzione alla fine della pandemia. Per quanto riguarda le piscine – Crocera, Sciorba e Rivarolo -, l'articolo 216 del Dl Rilancio concede di prolungare fino a tre anni il rapporto con l'Ente pubblico a seguito del mancato utilizzo dell'impianto, e sono in corso le trattative».

«Inoltre - ha concluso l'assessore -, in considerazione delle misure economiche che si potranno stanziare e della progressione dell'emergenza sanitaria, potremmo poi valutare altri aiuti specifici da destinare a impianti quali le piscine che hanno costi maggiori rispetto ad altre realtà sportive».

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