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Attualità Sampierdarena / Via di Francia

Nodo San Benigno, tra rimozione vecchia rampa e varo della nuova: modifiche alla viabilità

Tra venerdì 14 e sabato 15 ottobre il varo della nuova struttura in acciaio: strade chiuse, blocco traffico e modifiche alla circolazione

Nodo di San Benigno verso il traguardo. La notte scorsa è stato rimosso il vecchio cavalcaferrovia, tra venerdì 14 e sabato 15 ottobre 2022, invece, ci sarà il varo della nuova struttura in acciaio, con conseguenti modifiche a traffico e viabilità per consentire lo svolgimento delle operazioni. 

Le modifiche al traffico per il varo

Nella notte di venerdì 14 su sabato 15 ottobre, dalle ore 20 alle ore 6, per le attività di varo del nuovo impalcato saranno necessarie le seguenti limitazioni al traffico:

  • via di Francia sarà completamente chiusa al traffico veicolare in entrambi i sensi di marcia dalla rotatoria in corrispondenza di Via Scarsellini (torre Wtc) al sottopasso con il viadotto elicoidale con presenza di movieri che indirizzeranno il traffico proveniente dal centro in Via Milano.
  • In uscita dall’autostrada A7 barriera Genova Ovest, sarà chiusa la rampa in direzione sopraelevata/centro città e si potrà alternativamente uscire su via Antonio Cantore oppure percorrere la rampa elicoidale in direzione del varco Albertazzi.
  • Dal centro città sulla sopraelevata non si potrà uscire in direzione via di Francia e sarà obbligatorio svoltare sulla rampa in direzione Autostrada A7 Genova-Ovest e nel caso rientrare sulla viabilità comunale svoltando sulla destra in direzione via Antonio Cantore.

I lavori 

Una gru con 60 metri di braccio capace di sollevare fino a 650 tonnellate, 80 persone impiegate su più turni di lavoro, un nuovo impalcato lungo 32 metri e largo 7, con un peso di circa 140 tonnellate. Sono alcuni dei numeri che raccontano lo sforzo di Aspi per il nuovo Nodo di San Benigno. 

L'adeguamento nel comune di Genova è previsto nel Piano di Investimenti di Autostrade per l’Italia con una spesa di circa 51 milioni di euro. Si tratta di un intervento che mira a risolvere i conflitti presenti nell’area dell’elicoidale, facilitando gli spostamenti da/per il Porto, da/per l’autostrada e da/per il ponente/levante cittadino, e per la sua complessità è stato oggetto di un lungo confronto con gli enti locali volto a migliorane ogni aspetto trasportistico e tecnico anche in funzione dello sviluppo urbanistico della città. Espletate le ultime verifiche di rito, nel giugno del 2020 sono stati consegnati all’impresa del gruppo autostrade Amplia Spa i lavori del lotto 2, il cui progetto esecutivo prevede una suddivisione in due ambiti:

  • Ambito 'D' che riguarda gli interventi nell’area di via di Francia e prevede il collegamento diretto tra la sopraelevata (con provenienza sia dall’Autostrada A7 Barriera Genova Ovest, sia dal centro cittadino) e il lungo mare Canepa (direzione Ponente) e nel senso opposto tra lungo mare Canepa e la sopraelevata in direzione centro. Restano garantiti tutti gli ulteriori collegamenti esistenti inclusa la rampa Cantore che dall’omonimo viale consentirà l’accesso alla sopraelevata a monte di un tronco di scambio per entrambe le direzioni levante/centro e ponente.
  • Ambito 'E' che riguarda la sistemazione del nodo di collegamento tra il viadotto elicoidale, il lungo mare Canepa e i varchi portuali consentendo direttamente tutti gli spostamenti a oggi non consentiti. Tale nodo sarà reso compatibile e interconnesso anche con la futura realizzazione del tunnel subportuale.

"Allo stato attuale - si legge nella nota di Autostrade - i lavori in corso di realizzazione procedono secondo le tempistiche programmate e nel rispetto delle fasi previste nel progetto esecutivo, che hanno dovuto necessariamente tener conto della moltitudine di interferenze presenti nel tessuto urbano e fortemente antropizzato dell’area. In particolare, occorre evidenziare l’interferenza dei lavori con le linee ferroviarie (di superficie e sotterranea) in esercizio che ha comportato un notevole dispiego di risorse per eseguire i lavori in interruzione notturna attraverso il continuo coordinamento tra Aspi ed Rfi".

Dallo scorso settembre il traffico, proveniente dall’Autostrada A7 e da via Cantore con destinazione la sopraelevata Aldo Moro in direzione centro, sta impegnando provvisoriamente un nuovo cavalcaferrovia in affiancamento all’esistente, consentendo all’imprese esecutrici di predisporre la sostituzione del vecchio cavalcaferrovia, non più idoneo a sopportare carichi d’esercizio coerenti con il nuovo assetto stradale. La scorsa settimana l’impresa Vernazza per conto di Amplia Spa ha montato una gru cingolata Demag modello CC3800-1 con 60 metri di braccio e una portata di 650 tonnellate, che ha consentito lo svaro del cavalcaferrovia esistente nella notte di martedì 11 su mercoledì 12 tra le 20 e le 6, e consentirà il varo del nuovo impalcato nella notte di venerdì 14 su sabato 15 ottobre, sempre tra le 20 e le 6.

Si è trattato di attività complesse. Per la rimozione del vecchio cavalcaferrovia è stato necessario alleggerire preliminarmente l’impalcato esistente: sono state tagliate le ali in cemento armato, riducendone così non solo il peso, a circa 140 tonnellate, ma anche l’ingombro geometrico per facilitare le operazioni di sollevamento e spostamento, vincolate dall’adiacenza di un fabbricato civile. Per quanto riguarda il nuovo impalcato da varare, le cui dimensioni sono di 32 metri di lunghezza per 7 metri di larghezza con un peso di 140 tonnellate, occorre evidenziare che la struttura in acciaio è stata completamente preassemblata con il montaggio e la saldatura delle travi, dei trasversi e di tutti gli altri elementi in acciaio al fine di limitare successivamente nuove interruzioni ferroviarie e poter attivare subito le successive fasi di completamento, come l’asfaltatura, la realizzazione dei cordoli porta barriere di sicurezza e il montaggio dei guardrail.

Per completare i lavori è stato necessario lavorare su più turni impiegando mediamente al giorno circa venti dipendenti tecnici del gruppo (Aspi/Amplia/Tecne) e circa sessanta maestranze tra l’impresa affidataria Amplia Spa e le imprese subappaltatrici Vernazza Autugru srl (sollevamento e movimentazione), General Smontaggi Spa (demolizione impalcato esistente), Cardinale srl (preassemblaggio impalcati metallici) e Castaldo Spa (attività di rinforzo strutture metalliche esistenti).

"A tutto il personale impiegato - conclude Autostrade - va il ringraziamento per il grande impegno dimostrato nelle complesse attività eseguite sempre applicando con grande attenzione le misure di sicurezza previste dalle norme vigenti e dal sistema di gestione aziendale".

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