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Salvini a Genova per il Nautico, il M5S al prefetto: «Non entri per tutela salute pubblica»

Il leader della Lega è arrivato nel capoluogo ligure per visitare la manifestazione e incontrare il presidente Toti, ma l’opposizione protesta: troppo rischioso dopo il cluster di Terracina legato a un comizio dei giorni scorsi

È arrivato a Genova intorno alle 11 per visitare il Salone Nautico, come da programma, e incontrare poi il presidente della Regione per un summit politico, ma la presenza di Matteo Salvini alla Fiera ha suscitato qualche protesta.

Luca Pirondini, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune, ha infatti puntato il dito contro la visita del leader della Lega al Salone Nautico chiamando in causa la salute pubblica.

«Salvini oggi a Genova per visitare il salone nautico nonostante meno di 14 giorni fa un suo comizio all’interno di un ristorante di Terracina sia stato considerato dalle autorità sanitarie locali come il probabile punto di partenza per molti contagi - ha detto Pirondini - Il gruppo comunale del M5S ha scritto al prefetto chiedendo che per preservare la salute pubblica questo soggetto non entri proprio nella città di Genova e di conseguenza non visiti il salone nautico».

«Caro fenomeno - ha concluso Pirondini - la propaganda non la vieni a fare qui mettendo a repentaglio la salute di tutti». Sulla questione cluster di Terracina, Salvini ha chiosato: «Parliamo di Genova per favore. Sono qui a rendere omaggio a questi imprenditori e a questa città», ha detto, per poi rispondere a una giornalista che gli chiedeva se si sentiva responsabile per l’organizzazione del comizio: «Quando si è ammalato Zingaretti avete chiesto se si sentiva responsabile? Se sì, sarebbe stata una domanda bizzarra, sulla salute non si scherza».

In mattinata è arrivata la replica del gruppo leghista in Comune a Pirondini: «Salvini è venuto al Salone Nautico di Genova per rendere onore agli imprenditori e a un settore, quello della nautica, che offre migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. Pirondini dovrebbe, invece, scrivere al suo ministro Luigi Di Maio e chiedergli cosa ha intenzione di fare per ricondurre in acque italiane i pescatori che sono tenuti prigionieri in Libia - replica la consigliera Lorella Fontana - O ancora, chiedere ai deputati del M5S perché decine di migliaia di lavoratori italiani non abbiano ancora ricevuto la cassa integrazione. A differenza dei loro capi arroccati nei palazzi del potere, la Lega ascolta le esigenze dei cittadini e delle aziende. Vorrei ricordare, inoltre, ai giustizialisti del M5S, che sono stati proprio i loro alleati governativi i primi negazionisti dell'emergenza sanitaria, con il segretario del Pd Zingaretti a incitare di organizzare aperitivi sui Navigli. Definire Salvini un appestato o un untore e chiedere al Prefetto di cacciarlo dalla città, dimostra ancora una volta come una certa democrazia voglia mettere il bavaglio agli avversari politici, scelte degne del fascismo che affermano di volere eliminare dalla storia»

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