«Salviamo la via per il santuario della Madonna del Monte», la petizione online contro l’asfaltatura
La denuncia di un genovese: per lavori di ristrutturazione dell’Istituto Fassicomo, l’antica cerula verrà in parte asfaltata
No all’asfaltatura selvaggia di una delle creuze più belle e caratteristiche della città: l’appello arriva dal genovese Luca Donatiello, e riguarda salita vecchia di Nostra Signora del Monte, nel quartiere di San Fruttuoso, una ripida strada che si inerpica sino al Santuario della Madonna del Monte.
«Tutti i genovesi conoscono e percorrono a piedi il suo ciottolato per raggiungere il santuario della Madonna del Monte, e da lì i monti e i boschi che circondano Genova - si legge nella petizione lanciata su charge.org - La meraviglia di questa via è oggi in serio pericolo. A inizio dicembre sono programmati lavori di ristrutturazione e riconversione d'uso presso l'Istituto Fassicomo, un edificio che sorge ai lati della mulattiera. L'impresa a cui sono stati affidati i lavori (della durata prevista di circa due anni) ha annunciato l'asfaltatura della strada per consentire il passaggio di camion e betoniere. Sì, forse è la soluzione più semplice, probabilmente la più economica. Ma per i mezzi esiste un altro accesso all'Istituto, lungo una strada già asfaltata, forse più tortuosa e lunga».
«Per risparmiare soldi e tempo - continua la petizione - si preferisce deturpare una strada storica piuttosto che investire qualche risorsa in più per evitare lo scempio definitivo in una salita già soggetta, in passato, a diversi altri episodi di malaedilizia mai risolti (vedi i cantieri abbandonati da anni per fallimento delle imprese e il versante della collina conseguentemente pericolante e a rischio continuo di smottamenti). È triste, ma ci stiamo battendo perché ciò non accada. E forse siamo vicini alla soluzione».
Il presidente del Municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, si è infatti schierato contro l’asfaltatura, e l’appello ai genovesi è di contribuire anche solo con una firma: «Più firme raccogliamo ora, più possiamo unire la voce di noi cittadini, di tutti noi, a quelle delle persone che già stanno lottando da giorni per risparmiare a Salita Vecchia la vergogna di colate di cemento, di polveri e fumi e frastuono e motori fra il silenzio delle antiche palazzine della via. Non c'è tempo da perdere».