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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ecco il robot costruito dai giovani genovesi per la competizione mondiale di robotica

La squadra di Genova, composta da una ragazza e quattro ragazzi, è stata selezionata per rappresentare l'Italia al First Global Challenge. Le foto e il video del robot in azione e dei giovani al lavoro

È tutto pronto per la partenza del team genovese iBot, questo mercoledì: la destinazione è Ginevra, dove la squadra rappresenterà l'Italia alla finale della First Global Challenge, i mondiali di robotica per ragazzi. La squadra di Genova, composta da una ragazza e quattro ragazzi, è stata infatti selezionata per partecipare alla competizione internazionale di robotica in stile olimpico che si svolge ogni anno in un paese diverso e alla quale è invitato un team per ogni nazione del mondo. Con i giovani di iBot, altre 109 squadre provenienti da tutto il mondo.

Video: ecco il robot dei giovani genovesi

Cosa hanno costruito i giovani di Genova

I ragazzi hanno ricevuto ad agosto un pacco con il materiale del concorso, in modo da realizzare il loro robot in questi mesi. Il tema è la cattura dell'anidride carbonica, e dalla loro fantasia e assemblando i pezzi - come un grande "Meccano" - è nato un robot che dovrà raccogliere le palline che rappresentano la CO2, lanciandole in un canestro centrale, immagazzinando virtualmente la sostanza inquinante. Negli ultimi 30 secondi, poi, il robot si porterà in prossimità del canestro e si solleverà da terra.

Il robot dei giovani genovesi vola ai mondiali di robotica

Una bella sfida per Laura, Simone, Matteo M., Matteo K. e Matteo C., i liceali componenti del team, che hanno dato libero sfogo alla creatività insieme ai mentori e ai coach, facendo le prove in casa, in cortile, in garage, ovunque ci fosse lo spazio per testare il loro robot.

"I ragazzi prima hanno elaborato la base e la parte di trazione - spiega a GenovaToday Mauro Di Fazio, padre entusiasta e coach del team - poi il telaio per contenere gli attuatori, il braccio telescopico per portare in alto in gancio, lo spara palline e in ultimo il verricello per sollevarsi. Nel mentre i softwaristi hanno dovuto seguire l'evoluzione meccanica e adattare il programma alla configurazione. Poi è stato il turno dei driver: loro hanno avuto pochissimo tempo per provare ma hanno dimostrato di conoscere molto bene la robotica e di saperla governare. Dopo aver montato, smontato, provato e migliorato il robot ora è pronto per scendere in campo".

I ragazzi: "Siamo entusiasti e agitati" 

A pochi giorni dalla partenza, lo stato d'animo dei membri di iBot oscilla tra entusiasmo e ansia: "Sono molto carico ma anche agitato - dice Matteo C. - sarà sicuramente un'esperienza bellissima che lascerà un segno dentro tutti noi".

"La paura di sbagliare c'è - dice Laura - ma spero di dare il massimo in gara, di divertirmi con il gruppo e di godermi questa esperienza".

"Siamo agitati - spiegano Matteo M., Matteo K. e Simone - ma so che riusciremo a fare il meglio. Siamo un gruppo formatosi da non molto, abbiamo imparato a conoscerci e abbiamo saputo collaborare scherzando e lavorando duramente. Ci siamo preparati per portare a casa un bel risultato".

I ragazzi sono accompagnati da due 'mentori', Alessio e Nicolò. "Siamo carichi - dicono - e non vediamo l'ora di partire. Siamo sicuri che il gruppo andrà benissimo, abbiamo fatto un grande lavoro nell'arco di questi mesi".

Insieme a loro, i due coach-genitori, Massimo e Mauro: "Se sono agitato io, figuriamoci i ragazzi - dice Massimo -. Scommetto che faremo una magnifica figura sotto tutti i punti di vista". "Finendo il progetto è come se avessimo messo da parte anche la pressione di questi ultimi giorni - commenta Mauro - ora finalmente possiamo goderci la nostra avventura a Ginevra. Ci sono ancora molte cose da fare: il viaggio, l'allestimento della Pit Area, la gara, ma adesso tocca ai ragazzi farsi valere. Il robot c'è, hanno avuto poco tempo per testarlo ma sono sicuro che porteranno in alto l'Italia alla First Global Challenge. Sono un bel gruppo affiatato e con mille risorse, sono contento che questa avventura sia servita anche a rafforzare una bella amicizia".

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