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Giovedì, 28 Marzo 2024
Attualità Certosa / Via Croce Rosa

I Savoia donano un poliambulatorio alla Croce Rosa di Rivarolo

A consegnare ufficialmente i fondi sarà il principe Emanuele Filiberto, che sarà a Genova il 19 settembre per una cerimonia alla presenza delle autorità

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia arriva a Genova per inaugurare un nuovo poliambulatorio per la Valpolcevera che sorgerà, completamente finanziato da Casa Savoia, nella sede della Croce Rosa Rivarolese: un nuovo presidio che rivestirà un’importanza fondamentale in una zona messa a dura prova, anche dal punto di vista sanitario, dopo il crollo del ponte Morandi.

La data fissata per la consegna dei fondi è il 19 settembre, giorno in cui le istituzioni e i militi della Croce accoglieranno l’erede dei Savoia a Rivarolo con una cerimonia ufficiale: «L’iniziativa è nata grazie ai contatti del nostro vice presidente con gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia  - spiega Riccardo Repetto, presidente della Croce Rosa Rivarolese - Avevano manifestato interesse e volontà di fare una donazione per la comunità dopo la tragedia del Morandi, e così gli abbiamo sottoposto una serie di progetti per creare all’interno della palazzina in cui abbiamo sede un poliambulatorio. Abbiamo ambienti che possono diventare ambulatori, uno era già adibito a infermeria e verrà potenziato, gli altri verranno aggiunti sino ad avere due stanze a uso ambulatorio, una sala d’aspetto e una reception».

L’obiettivo è dare ai residenti della Valpolcevera un nuovo presidio sanitario che possa in qualche modo supplire all’isolamento forzato cui sono sottoposti dopo il crollo del Morandi e l’istituzione della zona rossa: «Noi, molto più di altre realtà, viviamo lungo un confine - conferma Repetto - Oltre certosa non si può andare, quindi quando dobbiamo portare le persone in ospedale dobbiamo per forza o passare da Borzoli, che è uno dei varchi della Valpolcevera, oppure andare a Bolzaneto ed entrare in autostrada. Il tragitto si è ovviamente allungato: dagli 8-10 km che percorrevamo prima per raggiungere il Villa Scassi, ora ne dobbiamo coprire quasi 30».

Anche la Croce Rosa Rivarolese, quindi, si è riorganizzata per rispondere all’emergenza: «Abbiamo accorpato più pazienti possibile, limitate al massimo i disagi per quanto è in nostro potere, magari anticipando le partenze di chi deve iniziare trattamenti a orari prestabiliti - conclude Repetto - Il nuovo ambulatorio, che verrà intitolato alla beata Maria Cristina di Savoia, sarà uno spazio che metteremo a disposizione dei cittadini cercando di migliorare la situazione».

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