Test kit per diabetici: sarà possibile ritirarli gratis anche fuori dalle Asl di residenza

Da giugno i diabetici potranno ritirare gratuitamente i test kit per misurare la glicemia in tutte le farmacie della Liguria a prescindere dalla Asl di appartenenza: un'iniziativa già attiva in Asl 3 che ora verrà estesa a tutto il territorio. 

“Ci fa piacere che la giunta abbia accolto le mie sollecitazioni - commenta il consigliere regionale Pippo Rossetti (Pd) -. Questa misura non poteva rimanere relegata a un solo pezzo di territorio, perché grazie all’uso di processi informatici dovrebbe essere ormai automatico che, con una ricetta e il codice fiscale, i pazienti possano ritirare i propri dispositivi in tutta la Regione. Questo agevola soprattutto le persone più anziane che vivono nel territorio di una Asl diversa da quella di residenza, perché domiciliati da figli o parenti, ma è un vantaggio per chiunque si trovi lontano dal luogo di residenza e abbia bisogno di avere il proprio kit per il controllo della glicemia. Vigileremo che a giugno la misura sia operativa ed estesa a tutta la Liguria come annunciato”.

Si è parlato dell'argomento in Regione a seguito di un'interrogazione di Rossetti sulla distribuzione dei presidi sanitari per i diabetici, dopo aver presentato un ordine del giorno sul tema. Sul fronte sanità è stato affrontato anche un altro problema: “Accanto a questo passo in avanti - aggiunge Rossetti - ora bisogna però intervenire sugli strumenti per la richiesta di un’ambulanza a domicilio da parte di persone non deambulanti, che hanno bisogno di spostarsi e raggiungere gli ospedali per una visita o una terapia. A oggi le persone non deambulanti devono seguire tutta una trafila che li obbliga ad andare fisicamente dal medico; farsi fare la il certificato cartaceo; andare alla Asl per autenticarlo e una volta a casa chiamare l’ambulanza: una trafila assurda, che con la tecnologia e una semplice richiesta via mail potrebbe essere risolta, semplificando la vita e la cura a decine di persone che non possono deambulare o non sono autonome. Questi ostacoli rischiano di procrastinare terapie che potrebbero essere essenziali per la salute dei pazienti. Per questo ho presentato un ordine del giorno in cui chiedo alla giunta di cambiare questa prassi e digitalizzarla, perché è inaccettabile che si giustifichi questo procedimento dicendo che è così in tutta Italia. Si intervenga con una legge regionale per superare questo ostacolo”.