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Cuoco richiedente asilo a piedi dopo 6mila euro di multa, i cittadini gli ricomprano la bici

Adama utilizza il mezzo per andare e tornare dal lavoro. Era stato fermato a bordo di una bici elettrica non omologata, di fatto un ciclomotore, senza patente. L'unione tra associazioni gli ha riconsegnato una bici adatta ai suoi spostamenti

Può tornare in sella Adama e soprattutto a lavorare. Il cuoco richiedente asilo era stato multato per seimila euro perché trovato a bordo di una bici elettrica non omologata, di fatto uno scooter. 

Ma il cuore grande dei genovesi si è fatto sentire attivando una raccolta fondi per comprare al ragazzo una bici in regola che gli consenta di raggiungere il ristorante e tornare a casa a fine turno. Ora il 34enne vive sempre a Sampierdarena e lavora in centro, ha ricevuto protezione speciale della durata di due anni ed è in attesa di ritirare il permesso di soggiorno per uscire poi dalla struttura di accoglienza.

L'episodio risale ai tempi del lockdown quando Adama lavorava nella ristorazione d'asporto a Sestri Ponente e ogni sera percorreva il tragitto verso casa, a Sampierdarena, dove era stato fermato dalla polizia locale. Ieri, giovedì 2 febbraio, in piazza del Carmine, è avvenuta la consegna del mezzo alla presenza di Federico Re di Triciclo bimbi a basso impatto e dell'educatore Stefano Balbi della cooperativa il Biscione. 

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