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Registro della bigenitorialità, i papà separati: "Conquista di civiltà"

Approvata in consiglio comunale la delibera, il commento dell'associazione ‘Papà Separati Liguria'

‘Papà Separati Liguria’, associazione di volontariato che da anni si impegna nel territorio ligure per promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del fondamentale diritto alla bigenitorialità dei bambini esprime la propria soddisfazione per l'istituzione a Genova del registro per il diritto del minore alla bigenitorialità. L'associazione, da anni, si batte anche per la  piena parità genitoriale tra genitori separati.

"Prendiamo atto con grande soddisfazione di una splendida notizia - commenta l'associazione - l’amministrazione del Comune di Genova ha approvato a maggioranza nel consiglio comunale del 28 settembre 2021 l’istituzione del cosiddetto ‘Registro della bigenitorialità'. La bigenitorialità, lo ricordiamo, è il diritto di tutti i figli di potersi relazionare, con tempi adeguati, con entrambe le figure genitoriali, papà e mamma, ambedue essenziali ad una crescita equilibrata, proprio per la loro diversità e complementarietà. Ciò deve accadere anche se i due genitori si separano perché la coppia può dividersi, ma genitori si rimane per sempre".a

Associazione ‘Papà Separati Liguria’ che poi spiega: "L’istituzione del Registro della bigenitorialità in cui verranno annotati gli indirizzi della madre e del padre separati che lo richiederanno, va proprio in questa direzione: entrambi i genitori, pur non vivendo più insieme, riceveranno dalle istituzioni tutte le notizie e informazioni riguardanti i propri figli, su cui hanno la responsabilità genitoriale. Un passo avanti importante di civiltà che riguarda i genitori separati, e in particolare, ma non solo, i padri che purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, a causa di una prassi giurisprudenziale anacronistica, lenta a modificarsi, hanno loro malgrado minori contatti con i figli, collocati quasi sempre presso le madri".

Mauro Lami, presidente dell'associazione ha aggiunto: "Siamo davvero soddisfatti. Si tratta di una conquista di civiltà ed è motivo d’orgoglio per noi liguri che Genova sia il primo capoluogo di regione in Italia ad adottare il ‘Registro della bigenitorialità’. Altre città liguri, tra le quali Sanremo e Savona, lo hanno fatto da tempo. Ringraziamo di cuore l’Amministrazione genovese e i consiglieri comunali per la sensibilità dimostrata su questi temi e tutti coloro che si sono spesi in questi anni per arrivare all’approvazione di un atto amministrativo che ci auguriamo possa essere un passo avanti nel diritto dei figli ad avere due genitori cheù si occupino della loro educazione e crescita. L’unica nota stonata è stata l’astensione di alcune forze politiche: un atto del genere avrebbe dovuto essere approvato all’unanimità e purtroppo questeù forze politiche hanno secondo noi perso l’occasione, per incomprensibili calcoli politici, di contribuire alla tutela di un diritto fondamentale dei bambini e dei ragazzi figli di genitori separati. Ora aspettiamo che gli uffici predisposti attivino il registro entro 60 giorni".

Come funziona e cos'è il registro della bigenitorialità

L'obiettivo della misura è quello di tutelare il diritto del figlio a fruire dell’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori, mitigando la possibilità di mancate comunicazioni da parte di un genitore nei confronti dell'altro, anche nel caso in cui i genitori siano separati o divorziati, ogni qual volta non sussistano impedimenti che giustifichino l’allontanamento di un genitore dal proprio figlio. 

Con l’istituzione del registro della Bigenitorialità entrambi i genitori del minore avranno la possibilità di registrare la propria diversa domiciliazione legandola al nominativo del proprio figlio, in modo che le diverse istituzioni che si occupano del minore possano conoscere i riferimenti di entrambi i genitori, potendoli per ciò renderli partecipi delle comunicazioni che lo riguardano. 

Nel registro potranno essere iscritti anche i genitori soli e coloro che hanno contratto una unione civile o si trovano in stato di unione di fatto, per procedere con l'iscrizione il minore deve essere residente nel Comune di Genova e deve farne richiesta almeno uno dei due genitori. 

Nei casi in cui la domanda di iscrizione del minore nel registro sia presentata da uno solo dei  genitori, l’ufficio anagrafe comunicherà all’altro genitore l’avvenuta richiesta di iscrizione e  lo inviterà a produrre eventuali motivi ostativi all’iscrizione stessa. Qualora questi non  produca, entro il termine di giorni 40, idonea documentazione utile a rigettare la richiesta  presentata dall’altro genitore, l’istanza di iscrizione verrà formalmente accolta.

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