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Regata della Repubbliche Marinare 2021: il programma completo

Alle ore 12 di domenica 19 dicembre 2021 la partenza dei galeoni sui 2.000 metri del campo di regata della fascia di rispetto di Pra’, in gara Amalfi, Pisa, Genova e Venezia

Tutto pronto per la 65esima edizione della regata delle Antiche Repubbliche Marinare, attesa rievocazione storica e disputa sportiva istituita nel 1955, sotto l‘alto patronato del Presidente della Repubblica.

Alla gara, che si disputerà domenica 19 dicembre alle 12.30 sui 2.000 metri del campo di regata della fascia di rispetto di Pra’, parteciperanno gli equipaggi remieri di Genova, Amalfi, Pisa, Venezia, che si sfideranno a bordo dei galeoni ricostruiti su modelli del XII secolo, realizzati sulla linea delle antiche “Galere” o “Feluche di Rappresentanza” con i colori tradizionali e i simboli delle quattro antiche repubbliche marinare: bianco con drago per Genova, rosso con aquila per Pisa, verde con leone per Venezia e azzurro con cavallo alato per Amalfi (qui tutti i nomi degli equipaggi)

La città vincitrice si aggiudicherà il trofeo in oro e argento realizzato dalla scuola orafa Fiorentina, che verrà poi rimesso in palio in occasione della regata successiva.

Programma regata delle Antiche Repubbliche Marinare 2021

Domenica 19 dicembre si inizia alle 12 con il posizionamento in tribuna dei figuranti del corteo storico, alle 12.30 parte la regata, con premiazione dell’equipaggio vincitore alle 13.

Istituita nel 1955 per celebrare le imprese delle più antiche Repubbliche Marinare italiane, la gara remiera per galeoni coinvolge quattro equipaggi, ognuno dei quali è composto da 8 vogatori e un timoniere, mentre le imbarcazioni sono lunghe 15 metri e larghe 1 metro e 70 centimetri.

Programma di domenica 19 dicembre 2021

  • Ore 11.00: formazione corteo, percorso in zona pedonale per poi attraversare la strada per raggiungere la passeggiata del canale e arrivare fino tribuna autorità dall’altro lato della sponda.
  • Ore 12.00: posizionamento figuranti in tribuna.
  • Ore 12.30: partenza galeoni.
  • Ore 13.00: premiazione.

Il medagliere 

L'ultima edizione è stata disputata nel 2019 (nel 2020 la regata vene annullata per l'emergenza covid) e venne vinta da Venezia, l'anno precedente a Genova trionfò Amalfi, in entrambi i casi davanti al nostro galeone bianco. Genova si è imposta per l'ultima volta nel 2017 dopo un lunghissimo digiuno che durava dal 2000.

Nel 'medagliere' guarda tutti dall'alto Venezia con 34 vittorie e 14 secondi posti, segue Amalfi con 12 trionfi e 9 piazzamenti sul secondo gradino del podio, poi Genova con 9 vittorie e 17 secondi posti, infine Pisa con 8 successi e 23 secondi posti. 

Il corteo storico di sabato 

La regata è stata preceduta da un grande corteo, formato dai cortei storici delle quattro città Repubbliche Marinare, partito sabato 18 alle 15 da piazza De Ferrari/largo Pertini (qui le modifiche ai bus e alla viabilità). In testa al corteo, la banda della Filarmonica Sestrese. Durante il percorso (via XXV Aprile, piazza Fontane Marose, via Garibaldi, piazza della Meridiana, via Cairoli, via Bensa, piazza dell’Annunziata, via Lomellini, piazza Fossatello, via al Ponte Calvi, via Sottoripa, piazza Caricamento), i figuranti dei cortei storici hanno messo in scena un momento rappresentativo della propria città. 

Genova ha rievocato un evento dell’anno 1.101: il trionfale ritorno del condottiero genovese Guglielmo Embriaco (detto Testadimaglio) che, dalla Terrasanta, recò alla città il Sacro Catino.

Amalfi ha scelto la gran festa organizzata il 26 aprile 1.002 nel Ducato costiero: Sergio, primogenito del duca Giovanni I e della duchessa Regale, prende in sposa Maria, figlia del principe longobardo di Capua e Benevento; oltre agli sposi e agli esponenti della corte ducale, sfilano in corteo i principali protagonisti della storia marinara amalfitana: Mansone, avo dello sposo, i giudici suoi collaboratori, il console del mare, i consoli delle colonie virtuali d’oltremare, il vessillifero col gonfalone, i valletti e gli alfieri con la bandiera evocativa della romanità di Amalfi, i cavalieri, gli arcieri e i marinai.

Pisa invece si è spostata su una sequenza di figure evocative della storia medievale della città toscana: ecco la popolana Kinzica, che nel cuore di una notte del 1.004 balzò a cavallo correndo a perdifiato per avvertire i concittadini del pericolo d’invasione incombente sulla città, che era rimasta priva di difese fluviali essendo la flotta pisana impegnata alle isole Baleari, i consoli delle colonie d’oltremare,  i fanti e i balestrieri impegnati nelle lotte con le Repubbliche rivali (a Durazzo, al Giglio, alla Meloria, a Fratte presso Ravello), il podestà con membri dei Consigli e priori delle arti, il capitano del popolo, la marineria pisana rappresentata da ammiragli e consoli del mare, patroni, comiti, marinai.

Venezia ha reso onore - come nell’anno 1489 - alla patrizia veneziana Caterina Cornaro che - vedova di Giacomo Lusignano, dal quale aveva ereditato il regno di Cipro - sbarcò in Laguna e, assisa su una portantina retta da otto schiavoni mori e seguita dalla delegazione cipriota, venne accolta con gli onori dal doge e dalla città. Come è noto, la regina di Cipro consegnò l’isola alla Repubblica Serenissima che poté così rafforzare la propria influenza sulle vie dell’Oriente. Aprirà il corteo di Venezia il gonfalone con lo stendardo assegnato a Venezia nel 1171 dal Papa Alessandro III, sfilerà l’oligarchia mercantile dei senatori e dei pregadi con trombettieri e tamburini, e spiccherà, scortato dai suoi armati, il 'capitano da mar' ovvero l’ammiraglio della flotta veneziana.

Alle 16, in piazza Caricamento il corteo storico della Regata si unisce al corteo del Confeugo e prosegue per via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, piazza Matteotti, via Porta Soprana, via Petrarca per arrivare in piazza De Ferrari, dove alle 16.45 verranno presentati gli equipaggi e alle 17.30 si svolgerà la cerimonia del Confuego, seguita dall’accensione del tradizionale falò.

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