Ucraina, Liguria accoglierà profughi negli alberghi
Sono quasi duemila gli ucraini arrivati nella nostra regione da inizio emergenza. Vaccinate 227 e trovati 31 positivi al 16 marzo
Aumenta il numero dei profughi in arrivo dall'Ucraina e diminuisce il numero di coloro che trovano sistemazione da parenti e amici, per questo motivo la Regione Liguria sta delineando un accordo per l'ospitalità nelle strutture alberghiere.
“Sono 294 i profughi presi in carico nella giornata di oggi nelle 4 province di liguri, 1897 in totale dall’ inizio dell’emergenza. E da oggi sono attivi, dopo quello a Genova Brignole, anche gli info point di Savona e La Spezia mentre da domani partirà anche quello di Imperia", così il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito all’accoglienza dei profughi ucraini in Liguria.
Oggi, mercoledì 16 marzo alle 15, all’info point di Brignole erano 50 gli ucraini, 49 i tamponi fatti mentre sono stati 32 i profughi assistiti a Villa Bombrini, con 17 vaccini effettuati. "Proprio sulla vaccinazione anti covid, visto che la maggior parte di loro non è vaccinata, occorre fare un lavoro di sensibilizzazione, soprattutto in questa fase in cui la circolazione del virus è in leggera risalita”, continua il presidente.
Intanto è pronta la bozza del bando per una prima accoglienza più diffusa oltre le strutture già attivate: “Nelle prossime ore - ha spiegato l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - ci sarà un incontro tra protezione civile, l’assessorato regionale al Turismo, Anci e il settore alberghiero per provare a reperire altre disponibilità per la prima accoglienza dei profughi. Dopo quell’incontro, anche in base agli arrivi nei prossimi giorni, capiremo il reale rapporto tra richiesta e disponibilità. I due bambini che invece sono in arrivo all’ospedale Gaslini e che non hanno necessità di ricovero saranno ospitati con le loro famiglie presso la struttura di via Liri”.