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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Processionarie, avvistamenti da Castelletto a Begato: i consigli del veterinario

Stiamo entrando nel periodo "caldo" del fenomeno: segnalazioni a Genova tra Righi, Castelletto, Cornigliano, Begato, Oregina e San Martino d'Albaro; la dottoressa Alessia Saccà  spiega i rischi legati al contatto con questi insetti urticanti e fornisce alcuni consigli utili

Avvistamenti di nidi di processionaria con conseguente apertura e caduta degli insetti a terra sono stati segnalati a Genova in diversi gruppi di quartiere sui social, soprattutto tra Righi, Castelletto, Cornigliano, Begato e Oregina, ma anche a San Martino d'Albaro. Anche nel 2021 siamo quindi entrati nel periodo "caldo" del fenomeno, che raggiunge il suo apice tra inizio primavera ed estate. La dottoressa Alessia Saccà, medico veterinario genovese, aveva spiegato a Genova Today il fenomeno e i rischi legati al contatto con questi insetti urticanti.

Cosa fare in caso di avvistamento 

«Secondo l'articolo 46 del Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali in città - spiega la veterinaria - nel caso di avvistamenti su terreni privati i proprietari sono tenuti a bonificare la proprietà, mentre nel caso si ritrovino nidi sul suolo pubblico l'intervento di disinfestazione è a carico dalla civica amministrazione, in seguito alla segnalazione all'ufficio animali che indichi riferimenti precisi e il numero dei civici adiacenti al luogo dell'avvistamento in modo da permettere l'esecuzione di un intervento mirato». 

Cos'è la processionaria?

«Somo delle piccole larve di lepidotteri che nascono tra inizio primavera e prima parte dell'estate e che determinano una patologia da contatto sia per quello che riguarda gli animali che per le persone - spiega la dottoressa Saccà -. Il contatto con l'insetto determina una lesione dovuta ai peli urticanti presenti sul corpo della larva». 

«La parte pericolosa del ciclo di vita delle processionarie è la fase iniziale, quando la larva esce dai nidi che si trovano sugli alberi. Si tratta di bozzoli simili ad agglomerati di ragnatele che compaiono in autunno e che, in questo periodo, cominciano ad aprirsi favorendo la fuoriuscita delle larve. Larve che poi scendono dagli alberi in "processione" formando la classica "catenella" (da questo comportamento deriva il nome di processionarie, ndr) per andare a formare le nuove tane sottoterra e concludere il ciclo che le trasformerà in farfalle, che a loro volta nei due giorni di vita creeranno i nuovi bozzoli per la stagione successiva. In questa fase può avvenire il contatto con gli animali o con gli uomini, anche perché spesso precipitano al suolo cadendo dagli alberi».

Perchè la processionaria è pericolosa

«L'animale più esposto è ovviamente il cane - aggiunge la dottoressa Saccà - , soprattutto per la sua natura curiosa. Attirato dai movimenti delle processionarie potrebbe avvicinarsi, annusare, leccare o ingerire la larva con conseguenze molto gravi. In alcuni casi, inoltre, la processionaria può precipitare dagli alberi finendo addosso ai cani o ai loro padroni scatenando un'infiammazione».

«Il contatto - prosegue la dottoressa - è pericoloso per la presenza dei peli urticanti, che possono staccarsi anche a causa del vento. In questi peli sono presenti sia una tossina che si chiama taumetopoeina che proteine che detrminano la cascata dell'infiammazione e la liberazione dell'istamina, che provoca quindi un processo infiammatorio che può portare fino a uno shock anafilattico e a una necrosi dei tessuti».

Contatto con processionaria: i sintomi del cane

«Ipersalivazione, aumento delle dimensioni di labbra o lingua, difficoltà di deglutizione e respiratorie,  aumento della temperatura e quindi febbre sono alcuni dei sintomi che i cani presentano in caso di contatto con la processionaria - spiega ancora Alessia Saccà - e c'è anche il rischio di soffocamento dell'animale da tenere in considerazione. Il cane potrebbe quindi successivamente avere difficoltà nell'ingerire del cibo con conseguente anoressia».

Processionaria, cosa fare in caso di contatto

Cosa fare quindi in caso di contatto? «Nell'immediato bisogna sciacquare la bocca del cane con acqua, ma consiglio sempre in questo periodo di portare con sé una soluzione di acqua e bicarbonato (due chucchiai per litro d'acqua), che risulta ancora pìù efficace. Contemporaneamente si può anche somministrare una terapia cortisonica per l'edema che si viene a generare, ma è importantissimo correre al più presto dal proprio medico veterinario, in modo che possa valutare la situazione e intervenire al più presto. Se la processionaria fosse caduta sul corpo del cane è necessario rimuoverla subito, cercando però di evitare il contatto con la pelle perché urticante e pericolosa anche per l'uomo». Generalmente insorge un fastidioso eritema, che scompare dopo qualche giorno . «Esistono infine museruole specifiche - conclude la dottoressa Saccà - da utilizzare per le passeggiate nei boschi e che evitano che il cane possa annusare o ingerire processionarie, ma non esistono ovviamente prodotti che possano prevenire il contatto perché, come spiegato, non è la processionaria a cercare il contatto con il cane, ma l'animale che incuriosito dai movimenti dell'insetto finisce per entrare in contatto con lui».

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