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Primo maggio "in libertà": niente lockdown nel weekend ma incognita meteo

Il fine settimana alle porte è il primo di festività dopo Natale e Pasqua in zona rossa. Ripresa del turismo ostacolata da previsioni poco fortunate, attesa pioggia

Primo weekend di festa “in libertà” per la Liguria dopo oltre un anno di pandemia di coronavirus. Con l’entrata in vigore del decreto riaperture, infatti, nelle regioni in zona gialla il fine settimana del Primo Maggio potrà essere vissuto all’aria aperta, con libera circolazione nel territorio regionale e anche spostamento nelle altre regioni in zona gialla.

Dopo Natale, Pasqua e 25 Aprile in lockdown - o semi lockdown, in quest’ultimo caso - il weekend del Primo Maggio segna l’effettiva ripartenza anche del turismo e la possibilità di riunirsi ad amici e parenti che abitano in zone arancioni o rosse grazie al “green pass”, il documento che certifica l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal coronavirus o la negatività al tampone 48 ore prima della partenza.

In Liguria si preparano dunque ad accogliere clienti bar, ristoranti e negozi, e visitatori musei e altri luoghi di cultura. Con il meteo a ostacolare eventuali picnic all’aria aperta o primi bagni di sole negli stabilimenti balneari che già dal primo maggio possono aprire (e sono pronti a farlo): stando alle previsioni meteo per il Primo Maggio, sabato è atteso un peggioramento nel pomeriggio con piogge e temporali che porteranno strascichi anche domenica. 

Proprio per le riaperture del 26 aprile, il Viminale aveva già inviato ai prefetti una circolare relativa all’applicazione delle misure, specificando la necessità di effettuare controlli per la verifica del rispetto delle misure anti contagio “sulle possibili situazioni di sovraffollamento, privilegiando, quindi, le aree interessate dalla presenza di esercizi aperti al pubblico ed a più intensi flussi di mobilità secondo linee condivise in sede di comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica”.

La circolare sottolinea inoltre anche la necessità di predisporre interventi mirati nelle zone in cui è più probabile che possano verificarsi assembramenti in occasione del fine settimana e delle giornate festive, presidi di cui si occuperanno le forze dell’ordine e la polizia Locale, mentre non sono al momento previsti controlli da parte dei volontari della Protezione Civile.

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