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Pegli, il post della commerciante diventa virale: «Venite nei negozi di quartiere, insieme siamo comunità»

«Da cosa nasce cosa, ed è così, con i rapporti personali, che si creano i legami più profondi, che si trovano amici, clienti, a volte anche dipendenti» spiega Sylva a GenovaToday

Tra una perlina e un bijou, un lavoro realizzato in fimo e uno con il punto croce, si parla, si diventa amici, a volte si condividono interi pezzi di vita privata e del quartiere. E così si diventa comunità. È questo il senso del post di Sylva Perelli, proprietaria del negozio "Gocce di Fantasia" di Pegli, pubblicato su Facebook e diventato virale in poche ore. Centinaia di like, commenti, condivisioni, screenshot e copia incolla che riportano quello che è il pensiero di molti commercianti in questo momento difficile, a poco più di un mese da Natale.

Il post non è un semplice invito a comprare i regali negli esercizi commerciali cittadini, ma sintetizza bene il rapporto tra i negozi di quartiere e i loro clienti, il fatto che spesso il commerciante vede crescere generazioni di clienti e impara a conoscere i loro gusti, sa consigliare, risolvere anche piccoli problemi, a volte lo si passa a trovare anche solo per un saluto: «Nel mio piccolo negozietto qualcuna di voi è cresciuta infilando perline sotto la mia guida, qualcun’altra avrà acquistato uno dei nostri bijoux, a qualcuna di voi avremo rinfilato la collana della nonna, rimodernato un vecchio bracciale rotto che avevate in qualche cassetto. E ancora avremo “salvato” quel sandalo gioiello pagato uno sproposito, o la cintura, il costume, e qualunque altra cosa vi possa venire in mente».

Parlando degli acquisti online «non possiamo essere competitive con certi colossi, ma fermatevi un minuto a ripensare a tutte quelle volte in cui ci avete raccontato la vostra storia, in cui vi abbiamo consigliato, in cui ci siamo spezzate le unghie (e non è tanto per dire) pur di mettere quell’anellino da 10 centesimi che voi, proprio, non riuscivate a mettere, non chiedendovi neppure quei 10 centesimi: “Ma no, vada pure... per così poco....”. A tutte le volte in cui siete passate anche solo per un saluto perché, in questi 15 anni, abbiamo imparato a volerci bene e, con qualcuna di voi, è nata una vera amicizia. [...] Difficilmente sopravviveremo a questo dannato anno. Ma, se voi ci aiuterete un pochino, combatteremo fino all’ultimo grammo di energia. Forse, se noi ci arrenderemo, un po’ vi mancheremo».

E il post, pubblicato sul profilo personale e su alcuni gruppi, ha fatto il "botto": «Ho aperto il mio negozio 15 anni fa per pura passione - racconta Sylva a GenovaToday - e ho voluto scrivere questo post, che poi è diventato virale e ne sono onorata, perché credo davvero che ci sia un rapporto speciale tra i negozi del territorio e i loro clienti, che non potrà essere sostituito dal commercio online. Si crea una rete di umanità, di interazione, che poi è anche uno scambio di storie personali, si interagisce, si popolano i quartieri. Da cosa nasce cosa, ed è così, con i rapporti personali, che si creano i legami più profondi, che si trovano amici, clienti, a volte anche dipendenti. Insomma, insieme facciamo rete, siamo comunità».

La riflessione arriva nel mezzo della seconda ondata, un periodo che si immagina difficile: «È un anno tremendo - conclude - e sappiamo che sopratutto la concorrenza dell'online è forte, ma se riusciamo ad aiutarci a vicenda potremo superare questo momento tutti insieme».

Ecco il post originale:

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