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Nuovo ponte, in quota anche l'ultima maxi campata: ora il rush finale

La terza trave da 100 metri è stata posizionata nella serata di domenica. Mancano ora 5 segmenti più piccoli e la nuova rampa per collegare A7 e A10

È arrivata in posizione nella serata di domenica l’ultima maxi-campata da 100 metri che ha portato il nuovo ponte di Genova a scavalcare completamente sia il Polcevera sia la ferrovia.

A oggi quindi, il ponte progettato da Renzo Piano misura circa 800 metri, quasi l’80% della lunghezza totale, mentre sono 6mila le tonnellate di acciaio utilizzate, lavorante negli stabilimenti del gruppo Fincantieri. L’ultima campata 1.800 tonnellate di peso, è stata sollevata a 40 metri d’altezza: le operazioni sono iniziate sabato, e tra attività preparatorie e sollevamento vero e proprio l’intera manovra ha richiesto in totale 48 ore e il lavoro di una squadra di quasi 50 persone.

I lavori nel cantieri del nuovo ponte procedono a velocità sostenuta, dunque, nonostante il nuovo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che di fatto ferma tutte le attività non indispensabili nella gestione dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus: «Sono esenti dal blocco tutti i cantieri pubblici delle Liguria, le grandi opere, come lo Scolmatore del Bisagno e il nuovo ponte sul Polcevera - ha confermato il governatore ligure Giovanni Toti - i lavori su strade, autostrade, porti, reti idriche. Tutti i cantieri strategici devono andare avanti e lo faranno. È esente la filiera alimentare allargata, come anche quella logistica, con deroghe anche per i servizi di interesse nazionale, come quelli legati alle telecomunicazioni e all’energia».

In cantiere si sono comunque adottate tutte le misure di sicurezza necessarie per prevenire casi di contagio da coronavirus: assicurazione sanitaria integrativa ad hoc per tutti i dipendenti e chiusura dei propri stabilimenti, spiega Fincantieri, con l’impegno di riprendere le attività solo quando sarà possibile garantirne lo svolgimento nella piena sicurezza dei lavoratori.

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«Un risultato importante nel percorso che porta verso il completamento del nuovo ponte e che vogliamo dedicare a tutto il Paese, che oggi fronteggia un’emergenza senza precedenti, seconda solo al periodo post bellico - ha detto l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - Fincantieri metterà a disposizione tutte le proprie competenze affinché questo sforzo sia produttivo nel più breve tempo possibile, e nell’immaginare con tutte le persone responsabili il nuovo modello di sviluppo economico che ne dovrà derivare. Una volta ancora dobbiamo ringraziare tutti i nostri tecnici e operai che con il loro saper fare e con spirito di abnegazione hanno permesso al cantiere di restare operativo, rispettando gli obiettivi fissati, in un contesto sfidante per la loro salute, che continueremo a tutelare in ogni modo e ad ogni costo, perché prioritaria e imprescindibile».

Per il completamento del nuovo viadotto mancano ancora cinque campate da 50 metri ciascuna le spalle e la nuova rampa che unirà nuovamente la A7 alla A10. Le ultime due maxi campate sono state sollevate con il sistema strand jack a meno di due settimane l’una dall’altra, mentre la prima era stata issata in quota a metà febbraio.  

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