C'è anche Genova nei "Podcast Micidiali" di Maccio Capatonda
Dieci storie inventate e raccontate dal comico nel suo inconfondibile stile: nella puntata "L'urlo de Dios" il protagonista è proprio un giovane di Genova, Lando Sgabello, campione alle Olimpiadi delle Urla
C'è anche Genova nei "Podcast Micidiali" di Maccio Capatonda, all'anagrafe Marcello Macchia, dieci storie fittizie raccontate nell'inconfondibile stile del comico: si va dal grande artista Lavami al campione di urla Marco Sgabello, passando per il paese campione di disoccupazione Nullafacenza.
Nella puntata "L'urlo de Dios" il protagonista è proprio un giovane che vive nel capoluogo ligure, Lando Sgabello, aspirante cantante che però, anziché intonare le note, urla toccando decibel altissimi: il suo sogno di sfondare nella musica sembra destinato a fallire, fino a quando un allenatore olimpico in pensione scova il suo talento e lo prende sotto la sua ala per formarlo, con un semplice obiettivo ovvero vincere le Olimpiadi delle Urla.
Ce la farà il talentuoso Lando a trionfare, portando il nome di Genova nel mondo? Il podcast, disponibile su piattaforme come Audible Original (per cui è stato prodotto) e Spotify, racconta la sua vicenda.
"Siamo a Genova nel 2015 - racconta Maccio - quella di Lando Sgabello è la storia di un giovane non più tanto giovane, di un ragazzo come tanti che sogna di fare il cantante. La vita procede con i giorni tutti uguali, a 38 anni sogna invano di essere il nuovo Rino Gaetano ma vive ancora a casa dei genitori. Suo padre lo considera uno sfigato e sua madre fa finta di credere in lui". Il tutto condito dalle interviste fittizie a genitori, allenatore, testimoni e altri personaggi nati dalla spumeggiante fantasia del vincitore di "LOL 2".
Dopo essere stato umiliato dal padre, rendendosi conto che quella del cantante non è la carriera che fa per lui, Lando urla per sfogarsi: le sue grida rompono i timpani ai passanti, fanno scappare stormi di uccelli, piangere bambini, finché l'allenatore Mino Parallelepino non si accorge del suo talento e decide di tornare in campo per allenare questa nuova 'promessa' per le Olimpiadi delle Urla. Il resto, come sempre, è tutto da ridere.