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Piste ciclabili, polemiche per il nuovo tracciato di corso Torino

Lunedì la striscia rossa è comparsa al centro del controviale scatenando le proteste dei residenti e di chi usa la bicicletta: «Troppo pericoloso»

Si allarga il percorso ciclabile in città, e alla Foce si alzano le proteste per la pista tracciata nel controviale di corso Torino.

L’ormai caratteristica striscia rossa che delimita la porzione di carreggiata in cui possono circolare le bici ha fatto la sua comparsa nel controviale direzione mare lunedì, serpeggiando in mezzo alla strada e rendendo di fatto impossibile la circolazione delle auto a meno di non invadere la pista stessa.

Nelle immagini condivise sui social si vedono proprio alcune auto passare sopra la ciclabile. Una commistione inutile, sottolineano ciclisti e non, oltre che molto pericolosa anche per la presenza di parcheggi a poche decine di centimetri: «Non è una ciclabile né una corsia».

Da #genovaciclabile, uno dei gruppi nati proprio per promuovere l’uso della due ruote in città, è già arrivata la richiesta di chiarimenti all’assessore ai Trasporti, Matteo Campora, e i tecnici del Comune dovrebbero effettuare un sopralluogo in giornata per capire come ottimizzare il tracciato. Che ha già suscitato parecchie proteste e polemiche, non solo alla Foce, ma anche in corso Italia a causa del traffico, aumentato esponenzialmente dopo l’apertura di Esselunga (tanto da spingere il Comune ad abolirle sotto Natale consentendo alle auto di passarci sopra), a Marassi e a Sampierdarena, sempre per la pericolosa commistione con le auto.

Da parte del Comune è comunque arrivata la rassicurazione: le piste tracciate sino a oggi non sono definitive, ma corridoi di emergenza che verranno via via trasformate in piste ciclabili vere e proprie con adeguata segnaletica e posizionamento.

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