rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità

"Festeggio il 25 aprile, non la festa della bandiera", la petizione

'Genova che osa' si rivolge al sindaco Bucci in un documento sottoscritto da cittadini e associazioni: "Chiediamo di sciogliere ogni ambiguità e festeggiare il 25 aprile senza inventarsi celebrazioni di nazionalismo provinciale"

"No alla festa della bandiera, sì al 25 aprile". Questo in estrema sintesi il significato di una petizione lanciata da 'Genova che Osa' e sottoscritta da cittadini e associazioni che "chiedono al sindaco Marco Bucci di sciogliere ogni ambiguità e festeggiare il 25 aprile senza inventarsi celebrazioni di nazionalismo provinciale come quella della bandiera di Genova". Festa della Bandiera che, a onor di cronaca, si svolgerà nella giornata del 23 aprile. 

Andrea Guglielmino, tra i primi firmatari della petizione spiega così le ragioni dell’iniziativa: "La festa della bandiera ancora una volta conferma quei tratti di ambiguità dell’amministrazione Bucci: dal non menzionare la parola 'Resistenza' nella lettera di conferimento del Grifo d'oro a Giordano Bruschi, il Partigiano Giotto, all'omaggio ai repubblichini, fino alla creazione di una identità cittadina fittizia intorno a un simbolo. Bucci si vanta spesso di essere apolitico, di essere il 'sindaco del fare', ma nonostante le dichiarazioni, ancora una volta, le sue azioni ne rivelano le radici, profondamente orientate a destra, e lontane da quell’equidistanza politica che invece si affanna sempre a proclamare".

Oltre ad Andrea Guglielmino i primi firmatari della petizione sono Domenico Megu Chionetti, il giornalista e scrittore Camillo Arcuri, il partigiano Giordano Bruschi, Irene Cerboncini (Anpi Quinto e Nervi), lo scrittore Bruno Morchio, Carla Scarsi, Giuseppe Pezzoni (Circolo Sertoli), Stefano Kovac (Arci Genova), Enrico Carrea, Amanda Pederzolli (Genova che osa) e Alessandro Lombardo.

Il testo della petizione 

"Il 23 aprile il sindaco Bucci e l’amministrazione celebreranno la Festa della bandiera di Genova che a suo dire “celebra i pregi e difetti della comunità genovese”, issando in 25 punti della città la croce di San Giorgio. Pensiamo che l’operazione  “Bandiera di San Giorgio” sia l’ennesima occasione per distogliere l’attenzione dal 25 aprile e dalla Resistenza. Azioni a cui purtroppo questa amministrazione ci ha abituato.

Tanti cittadini, quel giorno, saranno invece impegnati insieme all’Anpi e altre associazioni a ricordare i partigiani caduti per avere combattuto il fascismo e per aver reso il nostro paese una democrazia.

Al loro fianco dovrebbero esserci anche il sindaco e la sua amministrazione.

Per questo chiediamo a Bucci di uscire da questa ambiguità: non basta farsi vedere il 25 aprile alla manifestazione ufficiale e poi inventarsi celebrazioni di nazionalismo provinciale come quella della bandiera di Genova.

Firma la petizione e schierati con chiarezza, vogliamo festeggiare il 25 aprile, la Liberazione e la Resistenza non inventarci celebrazioni di nazionalismo provinciale".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Festeggio il 25 aprile, non la festa della bandiera", la petizione

GenovaToday è in caricamento