Osterie d’Italia 2023 di Slow Food: ecco le Chiocciole in Liguria (di cui 6 in provincia di Genova)
Nove locali premiati con l'ambito riconoscimento di Slow Food: ecco quali sono, tra new entry e conferme
Torna la guida Osterie d'Italia di Slow Food, storico sussidiario del mangiar bene all'italiana: la nuova edizione raccoglie 1730 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. E non mancano le Chiocciole, i prestigiosi riconoscimenti con cui si premiano i migilori locali selezionati dai critici di Slow Food.
Ecco quelle in Liguria presenti nella guida 2023:
- Cian de Bià - Badalucco (IM)
- Mse Tutta - Calizzano (SV)
- Il Castagneto - Castiglione Chiavarese (GE)
- A Viassa - Dolceacqua (IM)
- Raieü - Lavagna (GE)
- Ligagin - Lumarzo (GE)
- Baccicin du Caru - Mele (GE)
- La Brinca - Ne (GE)
- U Giancu - Rapallo (GE)
La guida di Slow Food: "Tanti giovani professionisti scelgono di raccontare la biodiversità"
Un ottimo segnale dello stato di salute di questo specifico segmento di ristorazione è dato dall’alto numero di nuovi ingressi – ben 139 novità rispetto alla scorsa edizione, "molti dei quali aperti di recente e, soprattutto, da giovani cuochi e cuoche, imprenditori e imprenditrici che, tra i tanti modelli offerti dalla ristorazione contemporanea, hanno scelto di calzare proprio quello dell’osteria", commentano nell’introduzione i curatori Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni.
È il caso di giovani professionisti che, dopo svariate esperienze all’estero, in segmenti totalmente diversi, come quello del fine-dining e in ristoranti di ben altro stampo e calibro, scelgono di assumere una forma ben precisa, che nella sua naturale identità permette di rispondere anche a questioni contemporanee sulla sostenibilità ambientale e umana attraverso un racconto autentico, genuino e accogliente della grande ricchezza di biodiversità, cultura e tradizione enogastronomica territoriale. Fenomeno, questo, che si attesta nelle grandi città che attingono alle ricette, gli ingredienti e le idee della cucina di mercato, così come in provincia, anche in zone remote e non facilmente accessibili che valgono ben il viaggio grazie alle osterie che si fanno a tutti gli effetti meta d’interesse.