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Iperafflusso nei pronto soccorso genovesi, non per covid

La denuncia arriva dal consigliere regionale del Pd, Pippo Rossetti. "Tutte le situazioni di emergenza sono state gestite e non si sono verificate criticità per i pazienti che hanno chiesto assistenza", la replica di Alisa

Lunedì 28 giugno 2021 il consigliere regionale del Pd, Pippo Rossetti, ha effettuato un sopralluogo nei pronto soccorso di Genova. "Fine giugno, venuta meno l'emergenza covid, al pronto soccorso ritroviamo di nuovo tutto intasato - dichiara Rossetti -. Ho effettuato un sopralluogo ed è evidente la mancanza di programmazione da parte dall'assessorato alla sanità ligure, che per esempio non ha ancora adeguato i livelli di urgenza nel triage, che, in base alla linee nazionali, dovevano passare da 4 codici colori a cinque, a partire dal 1.1.21. Questa rimodulazione in generale non risolve i problemi di sovraffollamento ma consente una migliore valutazione dei pazienti e facilita il lavoro degli operatori".

"Da anni - prosegue il consigliere del Pd - ho segnalato che il Dipartimento di Emergenza e Urgenza Regionale (Dieur) è stato mal strutturato dalla Giunta Toti in quanto, al suo interno, non è prevista la parte relativa ai pronto soccorsi. Manca infatti una proposta di rete per la gestione dei flussi, dei percorsi e dell'organizzazione dei pronto soccorsi stessi".

"Le temperature dell'estate non sono ancora alte - prosegue Rossetti - ma già oggi (lunedì 28 giugno ndr.) al San Martino alle 11.30 si trovavano 48 persone prese in carico e 26 in attesa, al Galliera 56 prese in carico e 24 in attesa, al Villa Scassi 17 prese in carico, 18 in attesa e 40 in osservazione (spesso nei box o nei corridoi stazionano persone già visitate, aspettando l'assegnazione del letto o l'avvio dell'iter diagnostico terapeutico)".

"I codici verdi - spiega ancora Rossetti - rimangono ad aspettare per ore di essere visitati e le ambulanze questa mattina, per esempio, hanno aspettato ore per poter lasciare i pazienti al pronto soccorso. Chiedo ancora una volta che sia rimodulato il Dieur con le presenze dei primari dei pronto soccorsi oltre ai responsabili del 118 e alla componente degli anestesisti".

"Alisa deve emanare rapidamente delle nuove direttive perchè, dopo l'emergenza covid, venga data una risposta adeguata ai cittadini e agli operatori per tutte le altre patologie e urgenze - è la richiesta del consigliere del Pd -. L'ospedale San Martino malgrado il covid, non ha ancora l'organico completo e per mancanza di personale non vengono utilizzati dieci posti letto per l'osservazione".

"Presenterò una interrogazione urgente - conclude Rossetti - per sapere nel dettaglio i provvedimenti che Toti e la sua Giunta hanno intenzione di prendere per garantire la cura di tutte le altre patologie onde evitare che l'emergenza caldo non sia adeguatamente affrontata sul piano degli organici, incompleti, e dell'organizzazione. L'assessore alla sanità della Liguria   non deve contare ancora una volta sulla motivazione e professionalità del nostro personale e sulla pazienza dei cittadini".

Alisa, attraverso il Diar emergenza-urgenza, segnala quanto segue. "Tutte le situazioni di emergenza sono state gestite e non si sono verificate criticità per i pazienti che hanno chiesto assistenza - precisa Alisa -. Il problema dell'iperafflusso è stato causato principalmente dalle persone che si sono recate nei pronto soccorso in auto-presentazione. Il numero di ambulanze che è affluito nei pronto soccorso è stato infatti in linea con il trend degli ultimi giorni. Per quanto concerne i nuovi codici di accesso (codici colore implementati con codici numerici) gli operatori sono stati formati ma al momento non è prevista alcuna variazione del percorso di triage al fine di non generare confusione in un momento già difficile e condizionato dalla pandemia covid 19. Domani (martedì 29 giugno ndr.) in Alisa è programmata una riunione del Diar emergenza-urgenza per fare il punto sui percorsi di presa in carico dei pazienti nell'ambito dell'emergenza-urgenza, anche in vista della copertura della stagione estiva", conclude Alisa.

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