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Giovedì, 18 Aprile 2024
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L'antico uliveto recuperato dagli studenti del Marsano diventa un modello per Slow Food

I ragazzi dell'istituto agrario Marsano hanno lavorato a lungo a Villa Duchessa di Galliera, a Voltri, per recuperare l'uliveto risalente al '600, prendendosi cura del territorio e producendo un olio chilometro zero, senza utilizzare pesticidi o erbicidi

Hanno recuperato l'antico oliveto della duchessa di Galliera, lo hanno pazientemente rimesso in sesto e hanno prodotto anche un olio di qualità, senza utilizzare pesticidi o erbicidi, seguendo metodi e principi naturali: sono i ragazzi dell'istituto agrario Marsano che, negli ultimi anni, hanno raccolto quintali di olive dagli ulivi secolari di villa Duchessa di Galliera, a Voltri. Nell'ambito dell'edizione appena conclusa di Slow Fish, il progetto è stato citato da Slow Food come modello di buone pratiche.

La location è da favola: sulle alture di Voltri, nella cornice del parco pubblico più grande di Genova, poco distante dall'area dei daini, dove la città non si vede più e sembra di essere in campagna, in un luogo fuori dal tempo. Qui è da prima del covid che i ragazzi del Marsano - dopo uno stage nel polmone verde - hanno scelto di loro iniziativa di continuare a dedicarsi all'antico uliveto risalente al '600, andando oltre il percorso didattico previsto.

L'olio chilometro zero

In particolare, l'idea è nata grazie agli studenti Michele Montano e Luca Ferrando: insieme a loro, con la supervisione dei docenti tra cui Marcello Maimone e delle associazioni che si prendono cura del parco con il Comune, tanti altri studenti nel tempo hanno potato le piante, raccolto le olive e portate in un frantoio a Mulinetti. Da qui, l'olio della duchessa. Il prodotto per ora non è in vendita ma si stanno approntando tutte le pratiche per la prossima produzione. Nei giorni scorsi, Slow Food ha effettuato alcuni sopralluoghi, uno dei quali con Luciano Barbieri, referente ligure per i Presìdi degli Olivi Storici. "I nostri studenti vengono qui per fare un percorso guidato passo passo, diamo loro la possibilità di frequentare corsi professionalizzanti e di inventare attività che noi sosteniamo sempre con entusiasmo. Sono anni che i ragazzi sono i protagonisti delle inaugurazioni dopo i restauri realizzati dalle associazioni. Per noi è importante che loro facciano formazione seria e, al contempo, possano entusiasmarsi valorizzando il parco assieme a noi, capendo il valore fondamentale della tutela del paesaggio".

Un approccio che risponde ai principi del "buono, pulito e giusto" portati avanti da Carlo Petrini, fin dalla fondazione di Slow Food.

Il recupero delle aree abbandonate: laboratori gratuiti, orti, attività per le scuole

Il progetto del recupero dell'uliveto, per la precisione, è nato nel 2019 in collaborazione con l'Ufficio del Verde del Comune di Genova che ha affidato al gestore del parco le aree abbandonate dell'uliveto e degli orti, con lo scopo di garantirne la manutenzione. Negli anni si sono susseguiti laboratori gratuiti per le scuole grazie al sostegno del Rotary Genova, e ora le produzioni degli orti garantiscono le manutenzioni delle aree che sono frequentabili interamente e gratuitamente dai visitatori. L'uliveto, tra l'altro, sarà uno dei protagonisti anche degli spettacoli estivi del Teatro della Tosse, uno spazio insomma in cui si recupera il paesaggio storico e si fa anche cultura. L'ultimo successo è stato il laboratorio Bee the Future, voluto da Eataly a cui hanno partecipato più di cento bambini: in seguito, Slow Food ha chiesto alle realtà che si prendono cura del parco (Aps Sistema Paesaggio e Amici della Villa Duchessa di Galliera con i presidenti Andrea Casalino ed Emanuele Musso) di parlare della loro esperienza nella conferenza di chiusura di Slow Fish, l'importante appuntamento dedicato al mare che quest'anno ha allargato i propri approfondimenti allo stretto rapporto tra mare e immediato entroterra.

Nel frattempo, i ragazzi si sono affezionati a un luogo storico di Genova imparando a valorizzarlo e a riqualificarlo. Apprendendo, nel frattempo, a mettere in pratica nozioni utili al loro percorso di studi. Così, proprio questa iniziativa è stata menzionata da Slow Food come buona pratica del territorio genovese. "È stato un onore partecipare - racconta Matteo Frulio, Direttore Scientifico del Parco - a un evento come questo. Abbiamo sempre applicato i principi di Slow Food sia per ciò che concerne la produzione sia per quello che riguarda la didattica. Abbiamo sempre sostenuto il progetto dell'olio della Duchessa, creato da due studenti del Marsano guidati da Marcello Maimone".

Il rapporto tra gli studenti dell'istituto agrario e la Villa Duchessa di Galliera è lungo: gli alunni hanno svolto un importante ruolo anche dopo le tempesta del 2018 che aveva procurato ingenti danni, e hanno contribuito a salvare il parco anche durante il lockdown, con la vendita dei prodotti dell'orto per contribuire a mantenere il verde. 

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