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Maurizio Calà, il nuovo segretario regionale Cgil, si presenta: "Liguria terra di opportunità, crisi e ritardi"

Per il nuovo segretario in Liguria "ci sono percentuali di neet e disoccupati che fanno pensare di essere nel Mezzogiorno"

Ha parlato della guerra in Ucraina, ormai tema imperante, di lavoro, infrastrutture ed energia il nuovo segretario generale della Cgil Liguria, Maurizio Calà, 55 anni, questa mattina a Genova per la presentazione alla stampa. Eletto il 28 febbraio con 84 voti favorevoli, cinque contrari e un astenuto dall'assemblea generale Cgil Liguria - in presenza del segretario generale Maurizio Landini - Calà prende il posto della dimissionaria Fulvia Veirana.

"Spingere su infrastrutture"

Calà ha aperto con una battuta: "Johnny Stecchino doveva essere girato a Genova, non a Palermo. Arrivare qui è veramente complesso. Sul capitolo infrastrutture le risorse ci sono, ma bisogna accelerare perché, invece, ho la netta impressione che si stia rallentando. La Liguria è una terra che ha grandi opportunità, ma anche tante crisi e che ha accumulato ritardi". Le infrastrutture sono "cruciali per la qualità dello sviluppo e della produzione industriale, della vita delle persone, dell'ambiente e del settore turistico. Devono dare servizi e creare occupazione"

Lavoro: "In Liguria dati che fanno pensare di essere nel Mezzogiorno"

Alcuni dei dati di cui ha parlato Calà comprendono la cassa integrazione a gennaio 2022 scesa del 63% rispetto all'anno scorso, ma per contro gli infortuni sul lavoro sono schizzati a un +106% e +146% solo per le donne. C'è, poi, una crescita di assunzioni nel 2021 rispetto al 2020 del 15%, ma i dati sono ancora sotto del 14,7% rispetto al 2019 pre pandemico. Inoltre, solo il 18% delle assunzioni è a tempo indeterminato. "Si pone un'enorme questione che riguarda la precarietà che va affrontata a Roma, con la cancellazione delle leggi sbagliate, ma anche sul territorio con un'azione sindacale diretta a stabilizzare i precari pubblici e privati, ci sono percentuali di neet e disoccupati che fanno pensare di essere nel Mezzogiorno. La Liguria è la prima regione del nord per economia sommersa: è il sud del nord".

La Liguria, ha proseguito "è una regione che può e deve esprimere meglio le proprie potenzialità. Ci sono comparti come il turismo dove nonostante la ripresa, siamo lontani dai dati pre pandemia. O, ancora, l'apparato industriale, che nonostante presenti diverse eccellenze, ha bisogno di essere sostenuto e incentivato, anche da decisioni di politica regionale e nazionale: mancano idee e piani industriali".

Energia: "Intervenire non solo per le aziende ma anche per le famiglie"

Molti gli argomenti connessi con il conflitto, come quello del caro energia: "Avremo ripercussioni importanti dal conflitto in Ucraina. Non vorremmo che il governo intervenisse solo sulle aziende: bisogna intervenire anche su energia e inflazione a favore di famiglie e lavoratori. Ho visto che si sta iniziando a riparlare di carbone, immagino che ripartiranno le discussioni sulle centrali Enel. Ma quello che sta succedendo non ci deve far tornare con la testa al passato, dopo che il Pnrr ci aveva dato una forte spinta a guardare verso l'innovazione. Dobbiamo evitare di spendere inutilmente soldi pensando solo alla guerra e non al futuro: la guerra non deve distoglierci dal percorso che dobbiamo continuare a fare".

Commentando la manifestazione per la pace di sabato scorso a Roma, Calà ha detto: "È stato uno di quegli elementi di cui il paese può andare più fiero piuttosto che mandare armi, abbiamo organizzato le piazze con questa nuova, grande famiglia per la pace che si è ripresa lo spazio che doveva prendersi". La posizione della Cgil è netta: "Siamo con il popolo ucraino, non crediamo che Putin possa pretendere di esportare la democrazia in un paese senza avere la capacità di rispettarla nel suo. Dobbiamo non solo accelerare i corridoi umanitari e l'accoglienza, ma è anche importante che i paesi facciano la propria parte in termini diplomatici".

I fondi del Pnrr: "Non possiamo mancare questo appuntamento con la storia"

Per quanto riguarda il Pnrr, Calà ha detto che i soldi "vanno spesi bene, in una visione unitaria con il bilancio della Regione: non possiamo mancare questo appuntamento con la storia. I soldi ci sono: c'è la volontà politica e la capacità di farlo?"

La prima cosa che proverà a fare, assicura il segretario, è avviare un'interlocuzione con la Regione per ragionare su programmazione e progettualità. "I tavoli devono portare a un confronto vero e a una programmazione concreta con la Regione e con Toti. Non servono incontri pletoricamente aperti a tutti, ma con le organizzazioni che hanno una vera rappresentanza sul territorio certificata: non è che uno vale uno. Le assemblee generali in cui si invitano centinaia di persone e si hanno tre minuti per parlare non servono. Così come le discussioni non si possono fare solo sui giornali". Insomma, conclude Calà, "Toti ha mantenuto per sé deleghe importanti al bilancio e alla sanità. Questo è un segnale anche alle organizzazioni sindacali, ma a maggiore potere corrisponde maggiore responsabilità e a maggiore responsabilità corrisponde maggiore necessità di confronto".

Sul fronte socio sanitario, per Calà in Liguria bisogna puntare sulla medicina di prossimità, sulle case di comunità, realizzare gli ospedali mancanti e spingere sulla stabilizzazione del personale che in questi mesi ha consentito alla macchina pubblica di continuare a funzionare, evitando di replicare il modello lombardo "che ha spinto sulla sanità privata e ha portato a un vero e proprio crollo dei servizi sanitari".

Su Fulvia Veirana: "Avrà un ruolo di prestigio"

A proposito di Fulvia Veirana, che lo ha preceduto, Calà ha spiegato che l'ex segretaria ha fatto un passo indietro "perché non aveva più il sostegno della sua segreteria. Metto a disposizione la mia esperienza: ho mantenuto tutta la segreteria e la segretaria uscente avrà un ruolo di prestigio, su cui stiamo riflettendo insieme perché è una persona di cui la Cgil ha bisogno.

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