Voltri, i bambini preparano la mappa digitale di Fabbriche: «Qui si impara stando a contatto con il territorio»
Gite e uscite per mappare il territorio, ma anche lezioni in aule "outdoor" per imparare a conoscere e a rispettare l'entroterra: la filosofia della scuola di Fabbriche per apprendere sul campo
Fare didattica non vuol dire solo stare chiusi in aula, o a casa davanti a un computer: lo sanno bene i bambini della scuola di Fabbriche, a Voltri, che in questi mesi hanno esplorato il loro territorio imparando a riconoscerne i sentieri, schedando le opere d'arte, gli edifici storici e di archeologia industriale, mappando sentieri, prati e punti panoramici, ogni fascia di età a seconda delle sue possibilità. Il tutto al fine di realizzare una mappa digitale per turisti e visitatori.
Si parte così, conoscendo l'entroterra, per imparare a rispettarlo e a riqualificarlo. E l'esempio virtuoso di Fabbriche (sposato da tutto l'Istituto Comprensivo Voltri 1, dall'infanzia alla secondaria di primo grado) ha consentito anche ai bambini, in tempo di pandemia, di passare molto tempo all'aria aperta, sfavorendo la circolazione di possibili contagi. «In effetti - dice a GenovaToday la maestra Irene De Filippi - la scuola di Fabbriche non è rimasta chiusa neanche un giorno causa covid». Ma com'è nata questa idea? «Pensiamo che l'apprendimento possa essere tale se è emozionante, significativo, se i bambini grazie all'esperienza riescono a imparare capacità critiche che poi rimarranno loro per tutta la vita» continua Irene. Per la scuola di Fabbriche, nell'entroterra di Voltri, tutto ciò si è tradotto nel passare tanto tempo all'aria aperta: «Abbiamo ricreato le aule all'aperto riscoprendo la natura - continua l'insegnante - e abbiamo costruito oggetti con materiali di recupero, predisposto un orto, imparato a colorare pestando le bacche nel mortaio, insomma tutto quel che fa parte della cosiddetta 'outdoor education'».
Non solo, perché i bambini hanno anche fatto gite ed escursioni: «Abbiamo organizzato uscite una volta alla settimana in modo da stare fuori tutto il giorno, in quasi ogni condizione meteo. Così i bimbi hanno imparato a regolarsi, conoscendo il loro territorio e apprendendo i segreti della natura». Fuori, i piccoli alunni hanno segnato sentieri e luoghi di interesse per ricreare poi una mappa online. E scoprendo la ricchezza di un territorio dietro casa, ma spesso sconosciuto. «Hanno scoperto luoghi vicinissimi a scuola ma spesso nascosti, a volte un po' impervi - spiega Irene - e la cosa più bella è che sono rimasti così colpiti che nel weekend tornano con i genitori, fanno scoprire agli 'adulti' questi posti, e contribuiscono anche a tenerli puliti. Si riqualifica così una porzione di territorio. Noi insegnanti, uniti anche da uno splendido feeling e ringrazio in particolare la collega Mina Canepa con cui ho lavorato, vorremmo continuare in questa direzione: il territorio deve diventare il collante tra ragazzi, famiglia e società. E ovviamente scuola, perché questa è educazione civica».
«Il risultato di questo lavoro sarà una mappa digitale turistica - conferma Matteo Frulio, altro insegnante che ha preso parte al progetto - e mostra tutte le cose interessanti che Fabbriche, forse una zona poco conosciuta, può offrire. Stiamo parlando di un'area compresa nel Beigua Unesco Geopark, e ci sono diversi sentieri belli e facili che possono essere sfruttati per fare attività all'aperto, specie in un momento in cui le attività outdoor sono consigliate».