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Censimento Istat, la Liguria si conferma la regione più anziana d'Italia

Il dato emerge dal censimento permanente dell'Istat, che prende in esame i dati relativi al 2020: la nostra regione conferma il dato del 2019 con un'età media di 48,7 anni, il più alto del nostro Paese

La Liguria si conferma la regione più anziana d'Italia. Il dato emerge dal censimento permanente dell'Istat, che prende in esame i dati relativi al 2020. La nostra regione conferma il dato del 2019 con un'età media di 48,7 anni, il più alto del nostro Paese, quella più giovane è invece la Campania con un'età media di 42,8 anni (era di 42 nella rilevazione precedente) in un contesto nazionale in cui la media passa da 45 a 45,4 anni. Per quello che riguarda i comuni il più giovane è Orta di Atella, in provincia di Caserta (età media 35,7 anni), mentre il più vecchio è Ribordone, in provincia di Torino (età media 66,1 anni). 

Tornando alla Liguria tra i dati che pongono la nostra regione in vetta a questa classifica c'è anche quello evidenziato dal confronto tra la numerosità degli anziani (65 anni e più) e quella dei bambini sotto i 6 anni di età: nel 2020 per ogni bambino si contano 5,1 anziani a livello nazionale, valore che scende a 3,8 in Trentino-Alto Adige e Campania, e arriva fino a 7,6 in Liguria, regione in cui questo dato è massimo.

Anche l'indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e quella con meno di 15 anni) è notevolmente aumentato nel tempo a livello nazionale (si passa dal 46,1 del 1971 a 148,7 nel 2011 fino a 182,6 nel 2020), anche in questo caso il valore massimo si registra in Liguria nel 2020: 262,3, ben al di sopra della media nazionale. Il dato migliore è invece in Campania (138,6).

Il censimento rileva anche un calo della popolazione a livello nazionale (al 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del censimento permanente, la popolazione in Italia conta 59.236.213 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2019 (-405.275 individui). Questo calo è attribuibile prevalentemente alla dinamica demografica tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2020: infatti, il saldo dovuto al movimento demografico totale (saldo naturale più migratorio), desumibile dalle fonti anagrafiche, ha fatto registrare 362.507 unità in meno. Per quello che riguarda la Liguria sono 6.331 gli abitanti in meno, si passa da 1.524.826 a 1.518.495.

Tra i dati positivi che emergono dal censimento dell'Istat c'è invece quello relativo ai laureati. Se in Italia si attestano nel 2020 al 14,5%, in Liguria il dato è superiore e tocca la percentuale del 15,1%, ancora migliore il dato della città di Genova che arriva al 18,1%.

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