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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Allarme sanità, Cgil: "Liguri costretti a curarsi fuori regione"

"I problemi della sanità in Liguria sono noti, dalla carenza di organico alle liste di attesa infinite" è il commento di Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria

È iniziata mercoledì mattina presso il Tower Hotel di Genova la seconda giornata del 13esimo congresso Cgil Liguria, con circa duecento partecipanti. Al centro del dibattito le conseguenze della condizione socio economica ligure sulla vita di lavoratori e pensionati e le ricadute sulla popolazione in termini sociali. In primo piano ancora la sanità.

"I problemi della sanità in Liguria sono noti, dalla carenza di organico alle liste di attesa infinite - commenta Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria -. In questi giorni un’analisi della Corte dei Conti ha messo in luce come la Liguria sia tra le prime 5 regioni con saldo negativo per quanto riguarda la mobilità sanitaria tra regioni tra il 2012 e il 2021 di 488 milioni di euro”. Il dato fotografa il costo sostenuto dalla Regione per quei liguri che non trovando soluzioni sanitarie sul territorio sono costretti a rivolgersi altrove.

Insieme alle questioni sanitarie il dibattito ha affrontato quelle legate alla qualità del lavoro: “In Liguria la precarietà ha determinato, dal 2015 al 2020, una perdita dell’8% delle giornate di lavoro retribuito” sottolinea Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria “Il 40% dei nuovi assunti liguri è concentrato nel terziario e nel turismo, quest’ultimo composto per grande parte da aziende piccole e stagionali”. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio Economico Cgil un lavoratore del turismo in Liguria guadagna mediamente la metà (il 49,5%) di uno dell’industria e anche per questo motivo la Cgil chiede la risoluzione delle grandi crisi industriali liguri e il potenziamento del settore manifatturiero. “C’è poi un altro dato sottaciuto ma altrettanto preoccupante – continua Calà - in Liguria i minori in povertà ed esclusione sociale passano dal 20,3% del 2020 al 26,9% del 2021. Più di 1 minore su 4 è povero”.

Il confronto con i nostri vicini, per il sindacato, è impietoso: in Lombardia il fenomeno è del 17,4% e in Piemonte del 20,3. E’ evidente che in Liguria c’è una vera e propria emergenza che riguarda i giovani alla quale si somma quella sanitaria.
Alla luce di questo quadro la Cgil lancia la vertenza sulla sanità, a partire dalla battaglia sugli organici affinchè sia garantito il diritto universale alla salute. Sul lavoro la Cgil chiede di avviare un confronto che metta insieme i sindacati con le imprese, le Regione e gli enti, al fine di superare il nanismo delle imprese liguri qualificandole maggiormente e qualificando anche la manodopera attraverso la formazione a partire dai tanti migranti che transitano sul territorio.

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