La piscina di Voltri sarà pronta tra un anno
Incremento importante dei costi di realizzazione, saliti quasi a 7 milioni e mezzo di euro
La piscina di Voltri - opera da più di 7 milioni di euro - dovrebbe essere ultimata nel mese di ottobre 2023, dunque tra un anno: a comunicarlo, nella sala consiliare del Municipio Ponente, il vicesindaco Pietro Piciocchi che ha fatto il punto sui lavori pubblici nella delegazione. Quando sarà completato, l'impianto, di 33 metri omologato per competizioni nazionali e internazionali, dovrà poi essere affidato a un gestore tramite bando.
"L'iter procede ed è complesso, per un'opera importante, molto impegnativa anche dal punto di vista della progettazione più volte modificata - ha detto Piciocchi - è stato necessario intervenire con varianti e poi ha assorbito risorse importanti del bilancio dell'amministrazione perché a oggi siamo quasi a 7 milioni e mezzo di euro".
I lavori hanno attraversato un periodo decisamente complicato e si erano fermati: "C'è stato un momento difficile, mesi fa, per gli approvvigionamenti di materie prime che scarseggiavano. Oggi la situazione si sta rimettendo in moto anche se si è verificato un incremento dei costi notevole (inizialmente era prevista una spesa di più di 4 milioni, ndr), ma non ci siamo fermati e siamo riusciti a trovare le risorse necessarie per fronteggiare la situazione e proseguire con il cantiere".
C'è poi la questione della gestione: Piciocchi ha annunciato di voler procedere con un tavolo di discussione con il territorio per capire cosa chiedere ai futuri gestori dell'impianto al fine di preparare il bando. Il capogruppo all'opposizione Claudio Chiarotti ha auspicato di poter partire con agevolazioni per consentire la gestione anche a piccole realtà del territorio.
"Abbiamo operato nella disciplina del codice degli appalti - dice Piciocchi - eravamo arrivati al limite della variante e abbiamo dovuto stralciare dal progetto alcuni interventi che abbiamo assegnato, tramite gara, ad altri fornitori. Il problema è che il progetto originario della piscina era sbagliato: la prima quotazione economica era sbagliata perché non c'era l'omologazione del Coni, è stato necessario prevedere varianti per rendere il progetto conforme alle attese dell'amministrazione".