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Nasce "Genova in salotto", dove conversare di arte e cultura

Il nuovo format vuole ricreare uno spazio in cui conversare prendendo ispirazione dagli obiettivi proposti dall'Agenda 2030 dell'ONU

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

GENOVA - Il Covid non solo attenta alla nostra salute, alla nostra vita e alle nostre attività economiche ma si é insinuato in una delle abitudini più radicate nella nostra cultura di esseri umani: la socialità. Oggi più che mai c'é, quindi, bisogno di ricostruire relazioni sociali, fondamentali per l'essenza dell'individuo, perché confrontarsi digitalmente non è uguale a interagire di persona. Con questo spirito é nato "Genova in salotto”, il nuovo format che si pone come scopo quello di ricreare uno spazio sul modello dei salotti di una volta, in cui tornare a riunirsi per socializzare e conversare prendendo ispirazione dai diciassette obiettivi proposti dall'Agenda 2030 dell'ONU, da raggiungere per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico.

La tradizione di riunire una comunità di amanti della cultura in un unico ambiente é antichissima: nacque nell'antica Grecia come symposion, venne importata nel mondo romano e continuò nelle epoche successive.Nel 1700 ebbero inizio in Francia i famosi caffè filosofici e videro tra i maggiori conversatori dell’epoca Diderot, Montesquieu, Rousseau e Voltaire. La consuetudine si sviluppò anche in Italia, basti ricordare il Salotto Pietro Verri a Milano, frequentato, tra gli altri, da Alessandro Manzoni, Tommaso Grossi, Giovanni Berchet. Spesso, però, la conduzione di un salotto è stata anche un modo per influire sulla formazione dell'opinione pubblica e sulla fruizione della cultura.

"Genova in salotto" vuole essere uno spazio aperto e accogliente dove conversare su argomenti legati all'attualità culturale. Da cui congedarsi con la sensazione di "essersi sentiti a casa". L'iniziativa è stata promossa da Loredana Trestin, curatrice e manager d'arte, che ha anche messo a disposizione lo spazio di CAD (Creativity Art Design). lo showroom di arte, creatività e design ubicato al primo piano del prestigioso palazzo Saluzzo dei Rolli, a pochi passi dal Duomo, nel cuore della città. Insieme a lei, Banca Generali Spa, nella persona dell'executive consultant Fulvio Antonio Risso, e il Gruppo Gabetti - Santandrea Luxury Houses, nelle persone del Relationship Manager e direttore per la Liguria, Cristiano Tommasini e della Brand Ambassador Gigliola Piciocchi.

D'altronde, chi meglio di loro può essere portatore del concetto di “salotto” che é per eccellenza il cuore della "casa"? Al primo incontro, tenutosi nel pieno rispetto della sicurezza anti-Covid e dedicato all'Obiettivo dell'Agenda 2030 sull'emancipazione delle donne e delle ragazze nel mondo, hanno partecipato rappresentanti di spicco nell’ambito dell'arte, dell a creatività, della musica, del settore giuridico che hanno condiviso la propria conoscenza con i presenti. Assente giustificata, per un impegno improvviso, la Dott.ssa Gianna Schelotto, rinomata Psicologa specializzata in terapia della coppia nonché saggista e giornalista, che ha, però, già assicurato il suo prezioso contributo in uno dei prossimi eventi. Il feedback é stato più che positivo, sono emerse idee costruttive per i prossimi appuntamenti e, se le aspettative saranno mantenute, come é molto probabile che avverrà, c'è da scommettere che essere invitati a partecipare ai prossimi incontri diventerà molto ambito.

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