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Reddito di cittadinanza, in due anni quadruplicati i "furbetti" a Genova

Dal 2020 ai primi mesi del 2022 sono 324 sotto l'esame della procura. La sola guardia di finanza ha circa 1500 indagati che potrebbero aver recepito il reddito senza averne diritto

Finti poveri, residenti solo sulla carta, parenti improbabili. La casistica dei ‘furbetti’ del reddito di cittadinanza, di chi cioè riesce a percepire il sussidio senza averne diritto, è vasta e, in poco più di due anni, a Genova è aumentata di quattro volte. Dagli 83 fascicoli di due anni fa si è passati ai 324 sotto esame dal 2020 ai primi due mesi del 2022.

Nell'anno appena iniziato sono un'ottantina procedimenti iscritti. I numeri sono stati raccolti dalla procura che in questi giorni ha iniziato una serie di incontri con i dirigenti dell'Inps, guardia di finanza, carabinieri e polizia, per gestire i casi. Non solo il reato di falso in autocertificazione ma anche la truffa ai danni dello Stato sarà contestato a chi ha davvero percepito il reddito senza averne i requisiti.

I pm genovesi hanno anche chiesto e ottenuto i sequestri delle somme, mentre l'Inps ha immediatamente interrotto l'erogazione del beneficio.

Considerata la crescita continua dei casi (la sola guardia di finanza ha circa 1500 indagati) i magistrati stanno decidendo di limitare i sequestri delle somme nel caso in cui la cifra superi i quattro mila euro. Per lo più ad avere usufruito indebitamente del reddito sono stati stranieri che non avevano il requisito dei 10 anni di residenza in Italia o anche italiani con carichi penali pendenti.

All'Inps, nelle ultime settimane, si è creata una nuova coda: quella dei 39 che sono scoperti e hanno dovuto restituire quanto percepito senza diritto.

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