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Fontanigorda, nati i gamberi di fiume autoctoni importanti per la sopravvivenza della specie

Prosegue il progetto Life Claw, dedicato alla conservazione del gambero di fiume italiano nell’area dell’Appennino di Emilia-Romagna e Liguria

Il progetto Life Claw, dedicato alla conservazione del gambero di fiume italiano (Austropotamobius pallipes) nell’area dell’Appennino nord-occidentale di Emilia-Romagna e Liguria, ha raggiunto un importante obiettivo con la nascita dei gamberi, a seguito della fase di riproduzione avviata presso i centri in Emilia, nei comuni di Monchio delle Corti e Corniglio, provincia di Parma, e Liguria, nel comune di Fontanigorda in provincia di Genova.

L’avvio dell’attività riproduttiva è stata preceduta dall’individuazione di popolazioni donatrici sufficientemente abbondanti, geneticamente idonee e prive di patologie, grazie rispettivamente alle indagini bio-ecologiche, genetiche e veterinarie condotte dall’Università degli Studi di Pavia, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie.

Dopo questa fase, lo scorso mese di settembre, circa 300 gamberi riproduttori (maschi e femmine) sono stati introdotti nelle vasche dei tre centri. L’accoppiamento è avvenuto a fine ottobre: i maschi hanno rilasciato le spermatofore sull’addome delle femmine le quali hanno estruso le uova che si sono così potute fecondare. A inizio estate è avvenuta la schiusa delle uova e a settembre i giovani gamberi verranno introdotti nei corsi d’acqua risultati idonei, dopo aver svolto le opportune indagini sanitarie per verificare il loro stato di salute. A differenza della maggior parte dei crostacei, e dei loro 'cugini' di mare, i gamberi di acqua dolce non hanno una fase larvale, ma alla schiusa i piccoli si presentano già con il medesimo aspetto degli adulti.

Fontanigorda, nati i gamberi di fiume autoctoni. Foto

Il centro di Fontanigorda utilizza le vasche create nel dopoguerra per la riproduzione e il ripopolamento delle trote e successivamente dismesse, che, grazie al progetto Life Claw , sono state rimesse in funzione: delle otto vasche presenti, due sono destinate all’allevamento del gambero di fiume e le altre saranno destinate all’allevamento delle trote fario.

I centri della provincia di Parma sono stati realizzati, adeguando due incubatoi ittiogenici: scavando e rimodellando il terreno, sono stati ricavati due stagni di forma rettangolare il cui approvvigionamento idrico è garantito da acque di sorgente. Gli stagni sono inoltre dotati di protezioni sia per ombreggiare sia per impedire l’ovideposizione delle libellule, le cui larve sono predatrici dei giovani gamberi.

Notte del gambero nelle aree di ripopolamento

Nel fine settimana 16-17 luglio, il gambero di fiume italiano sarà al centro di due giornate di attività e incontri presso il comune ligure di Fontanigorda, in provincia di Genova, dove si trova uno dei siti di riproduzione.

Sabato 16, si può partecipare alla speciale attività 'Alla ricerca del gambero perduto': un’escursione serale gratuita in compagnia di un esperto per osservare insieme il delicato ecosistema del gambero di fiume. Un’occasione unica per conoscere più da vicino una specie così importante per la biodiversità degli ambienti umidi. Appuntamento alle ore 20:30 a Fontanigorda, presso il ponte sulla strada provinciale 18 per Casanova. Sono consigliati torcia e scarpe comode. Numero massimo di partecipanti: 30. Prenotazione obbligatoria, contattando l'Ente Parco al numero 010 944175 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30.

Domenica 17, nell’ambito della manifestazione Expo Alta Val Trebbia, verranno proposti alcuni eventi:

  • alle 11.30, presso il centro di riproduzione, si svolgeranno delle visite guidate con illustrazione del progetto Life Claw e dell’attività di riproduzione ex situ che si svolge nell’impianto, e sarà organizzato un  laboratorio di educazione ambientale per bambini e ragazzi a cura di Acquario di Genova.
  • Alle 17, si terrà presso la sala Polivalente Jacques e Sentin la conferenza “Parco Antola, biodiversità di casa nostra” che avrà come relatore Enrica Mescoli del Parco dell’Antola.

Per tutta la giornata sarà allestito uno stand del Parco Antola che fornirà informazioni sulle iniziative del Parco e sul progetto.

Il gambero di fiume italiano: perché è importante

Il gambero di fiume italiano (A. pallipes) è una specie autoctona (nativa), la cui sopravvivenza è gravemente compromessa a causa di diverse minacce principalmente legate alla crescente antropizzazione degli ecosistemi acquatici e all’introduzione di specie alloctone (non native) invasive. In particolare, i gamberi alloctoni invasivi costituiscono una forte minaccia in quanto portatori asintomatici della peste di gambero, una malattia responsabile della rapida estinzione delle popolazioni autoctone. 

A causa di questi fattori, nel corso degli ultimi 50 anni, le popolazioni di gambero di fiume autoctono hanno subito un forte e diffuso declino in tutta Europa e attualmente, in Italia, la loro presenza è principalmente limitata a piccoli corsi d’acqua in cui i gamberi alloctoni invasivi non si sono ancora espansi e l’antropizzazione dell’habitat è limitata o assente.

Il progetto Life Claw, sostenuto dall’Unione Europea attraverso lo strumento finanziario Life e coordinato dal Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, ha l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni di gambero di fiume italiano nell’area dell’Appennino nord-occidentale di Emilia-Romagna e Liguria, attraverso un programma a lungo termine che coinvolge diversi partner in entrambe le regioni. L’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, il Parco Naturale Regionale dell’Antola, il Consorzio di Bonifica di Piacenza, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università degli Studi di Pavia, Acquario di Genova-Costa Edutainment, il Comune di Ottone e il Comune di Fontanigorda.

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