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"Vietate orride borse da supermercato e flatulenze", la finta ordinanza fa il giro del Web

Immortalata dal fotografo Adriano Silingardi e condivisa su Facebook, elenca in modo ironico presunti e bizzarri divieti in vigore a Caricamento e in centro storico

Divieto assoluto di circolare con «orride borsine da supermercato o simili», che inducono «un’immagine di città disordinata», altrettanto banditi «rumori e odori fastidiosi e molesti quali flatulenze ed eruttazioni, nonché ogni atto sconsiderato di esplorazione nasale digitale»: questo il testo della goliardica (e ovviamente finta) ordinanza che lunedì mattina è stata affissa in zona San Lorenzo, scambiata inizialmente da molti per autentica a causa del “tono ufficiale” e del logo del Comune di Genova.

La finta ordinanza “in materia di igiene urbana e tutela del decoro del territorio” sarebbe in vigore tra le 9 e le 19 «nella zona compresa tra Stazione Marittima, piazza Sarzana (qui un errore topografico) e piazza Cavour», e la sua violazione porterebbe a un’ammenda «da 200 euro a 200 euro e la revoca della cittadinanza». Immortalata dal fotografo Adriano Silingardi e condivisa sui social, in breve tempo ha fatto il giro del Web spingendo anche alcuni genovesi a chiederne la reale applicazione.

A leggere approfonditamente il testo si nota subito il tenore sarcastico: alle “orride borsine” si consiglia di sostituire «eleganti borse monocrome, color écru, messe a disposizione dallo sponsor ufficiale e in distribuzione gratuita» con tanto di numero di telefono che risponde al centralino della polizia Municipale e indirizzo email del gabinetto del sindaco.

Ignori gli autori, che hanno fatto ovviamente riferimento alle vere ordinanze disposte per il centro storico per combattere degrado e microcriminalità e alle recenti “bodycam” acquistare per il nucleo Vivibilità e Decoro, fondato e fortemente voluto dall’assessore comunale alla Legalità, Stefano Garassino.

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