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Farmacie comunali in vendita: asta deserta, ma il Comune non cambia idea

Il tema è stato affrontato in consiglio comunale, lavoratori preoccupati per il futuro

Prosegue la questione legata alla vendita delle farmacie comunali, nonostante l'asta per la vendita in blocco sia andata deserta. Il tema è approdato anche in consiglio comunale con due interrogazioni.

Gianni Crivello ha ribadito di voler fare gli interessi dei cittadini e dei lavoratori e ha ricordato come le farmacie comunali siano un fiore all’occhiello con bilanci in attivo, personale con un bassissimo indice di assenteismo e orari di apertura molto estesi. Secondo il consigliere della minoranza sarebbe quindi ingiustificata la scelta del bando di vendita, per questo motivo ha chiesto di non continuare in questa scelta sbagliata, visto che sulla questione è stato aperto anche un fascicolo in Procura.

Per Alberto Pandolfo del Pd occorre invece capire, alla luce del flop del bando, quale sarà la linea dell’Amministrazione. Il consigliere ha sottolineato come sia necessario evitare una svendita che metterebbe a repentaglio il futuro del servizio e dei lavoratori. Ha chiesto inoltre che la questione sia di nuovo affrontata in Commissione.

Per la giunta ha replicato l’assessore Matteo Campora: «Il bando di gara che è andato deserto non prevede la possibilità di procedere con la trattativa privata, e ha già tutta una serie di tutele per i dipendenti. Non possiamo rifare il bando, poiché in questo caso si dovrebbe ricominciare tutto il percorso nelle commissioni e in consiglio comunale. Quindi, visto che è andato deserto, possiamo solo ripubblicarlo. Ribadisco che l’Amministrazione riconosce il valore della professionalità dei dipendenti delle Farmacie Comunali».

Una risposta che non ha convinto il Gruppo Pd del Comune di Genova, che attraverso un comunicato ha ulteriormente replicato: «La proposta di Tursi era vendere in blocco le otto farmacie a 10 milioni e 243 mila euro. Ma se il primo tentativo si è rivelato una fumata nera, fa specie che la Giunta, rispondendo a un’interrogazione del Pd e della Lista Crivello, abbia annunciato di voler presentare un secondo bando identico a quello appena concluso. Una mossa difficile da comprendere, che sta giustamente preoccupando sindacati e lavoratori. Se infatti la cessione delle farmacie comunali aveva già messo in allarme i dipendenti, il protrarsi di questa situazione di incertezza e le idee poco chiare della Giunta (che senso ha ripresentare tale e quale un bando andato deserto?) non promettono nulla di buono. Il rischio maggiore è che, alla lunga, si arrivi a un deprezzamento delle farmacie comunali e a un peggioramento delle garanzie per i lavoratori».

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