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Darsena, al via il restyling: arrivate le strutture per le reti dei pescatori

Il progetto prevede la realizzazione di un chiosco in cui vendere e degustare i prodotti pescati, e la risistemazione delle aree

Prende forma il progetto di restyling della Darsena. Nelle scorse ore sono arrivate le nuove strutture in legno che consentiranno ai pescatori ormeggiati di depositare in sicurezza le proprie reti da pesca, primo tassello di un più ampio programma di riqualificazione.

«A fine novembre con la partenza della chiatta è stato liberato lo specchio acqueo che andrà a ospitare le imbarcazioni storiche - ha detto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Simonetta Cenci, riferendosi alla chiatta di Dialogo nel buio partita alla volta di Roma - con la collocazione dei nuovi depositi per le reti si completa il riordino delle attività di pesca professionale».

Il progetto prevede anche la realizzazione del Chiosco Fish Lab dell’associazione Pescatori liguri per la vendita e degustazione del pescato locale, e il trasferimento dell’area giochi per bambini nell’area limitrofa al Museo del Mare. La riorganizzazione degli spazi a terra e a mare ha compreso anche il trasferimento della società Arco 89 Diving and Sailing Services, in prossimità di Calata Andalo Dinegro, mentre sono stati liberati nuovi spazi per il bacino di carenaggio dei Rimorchiatori Riuniti su lato Levante. 

«Abbiamo lavorato in squadra con i rimorchiatori, i pescatori, società di diving con il comune obiettivo di ricavare spazi più funzionali per chi in darsena lavora e più accoglienti per chi vuole trascorrervi alcune ore di relax - ha aggiunto Cenci - Il progetto di rigenerazione si fonda sul rispetto della tradizione e delle caratteristiche originarie con lo scopo di riconsegnare ai cittadini uno spazio pubblico attrezzato per lo svago».

Oltre ai finanziamenti comunali per lo sviluppo del progetto di riordino degli spazi della Darsena municipale, per il Chiosco Fish Lab, progettato dallo Studio Podestà, l’investimento è stato di 86 mila euro, con un cofinanziamento ottenuto da Regione Liguria da 43 mila euro di fondi Feamp - Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca 2014-2020.

«Sono soddisfatto di vedere la concretizzazione di un importante progetto, seguito dall’ex assessore Mai che mi ha preceduto - ha detto il vicepresidente e assessore alla Pesca di Regione Liguria, Alessandro Piana - dalla sinergia tra Regione Liguria e Comune di Genova, l’area, che si trovava in una situazione di degrado e con criticità, sta cambiando volto trasformandosi in un luogo strategico a vocazione storica di attività collegate alla pesca e alla marineria tradizionale».

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