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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Rsa, a maggio ripartono le visite: dal pass agli ingressi, si lavora sulle linee guida

Il governo è pronto ad aggiornare i provvedimenti adottati per consentire ai parenti di far visita alle residenze sociosanitarie: tra i requisiti il Green Pass o la sussistenza di una delle condizioni previste per il rilascio

Anche le residenze sanitarie protette riaprono, con accessi contingentati, a maggio. Il governo sta lavorando alle linee guida per consentire a parenti e amici di andare a trovare gli ospiti delle strutture, a patto che venga rispettata una serie di requisiti ancora in fase di definizione puntuale, ma ormai stabiliti.

«Stiamo lavorando a un emendamento che verrà inserito nel decreto Aperture, che consentirà la ripresa delle visite dei parenti ai propri cari»,  ha confermato il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa a Rai Radio1 durante il programma ‘In Vivavoce’, anticipando ciò che dovrebbe essere discusso mercoledì in Conferenza Regioni.

Stando alle ultime indiscrezioni, l'ingresso nelle rsa sarà consentito solo a visitatori o familiari in possesso di Certificazione Verde Covid-19, e cioè del cosiddetto “Green pass”, “o comunque di un’attestazione di una delle condizioni necessarie al rilascio del pass: avvenuta vaccinazione contro il covid, guarigione dal virus o tampone con esito negativo fatto nelle precedenti 48 ore.

Le strutture dovranno invece occuparsi di programmare le visite in modo da evitare assembramenti, contingentando gli ingressi e limitando l’accesso a due visitatori per ospite. Le visite saranno consentite, comunque, sulla base della valutazione della direzione sanitaria o del medico responsabile della gestione covid-19 della struttura. Obbligatorio inoltre indossare le mascherine e tenere le distanze, almeno un metro tra i visitatori con l’unica eccezione di persone conviventi.

Le linee guida in fase di approvazione, inoltre, suggeriscono che quando possibile le visite dovrebbero essere svolte all’aperto e in spazi dedicati, sempre comunque in spazi ampi e arieggiati. Al vaglio inoltre l’ipotesi di consentire le visite anche in ambito familiare.

Visite rsa, le regole in Liguria

La Liguria aveva già aperto alle visite in rsa la scorsa settimana, raccomandando alle strutture di consentire per ogni ospite almeno una visita settimanale. Le norme previste ricalcano quelle che dovrebbero essere approvate a livello generale:

- Le visite agli ospiti continueranno ad essere regolamentate su appuntamento e registrate in appositi registri tenuti nelle rsa, secondo quanto previsto dalla delibera Alisa 232/2020; non sono ammesse visite fuori appuntamento, fatte salve eventuali situazioni emergenziali, autorizzate dal Direttore sanitario della struttura. È ritenuto opportuno garantire per ogni ospite almeno una visita settimanale.  Le visite si devono svolgere in appositi locali attrezzati, possibilmente dedicati.

- I visitatori devono garantire la puntualità e vengono sottoposti a misurazione della temperatura corporea (che deve essere inferiore a 37,5°C), a un controllo anamnestico che mostri l’assenza di sintomi riferibili a Sars-Cov-2 (tosse, raffreddore, mal di gola, congiuntivite, disturbo nella percezione di odori e del gusto) e all’accertamento di assenza contatti stretti negli ultimi 14 giorni con persone con diagnosi o sospetto diagnostico di Covid-19.

- Prima dell'ingresso nella stanza degli incontri, i visitatori dovranno: sanificare le mani, utilizzando apposite soluzioni messe a disposizione nel locale attrezzato, indossare per tutta la durata dell’incontro kit di protezione che le strutture mettono a disposizione e costituito da camice monouso e mascherina chirurgica. La disinfezione delle mani dovrà avvenire anche al termine della visita.

- Durante la visita va sempre rispettato il distanziamento di almeno 1 metro tra ospite e visitatore e da eventuali altri soggetti presenti nella stessa stanza. In caso di più postazioni presenti nella stanza, le stesse, dovranno avere un distanziamento minimo di due metri.

- È consentito l'utilizzo di appositi strumenti che consentano il contatto con gli ospiti (ad esempio pareti/stanze degli abbracci o similari), derogando pertanto, e solo in tal caso, alla distanza di almeno 1 metro.

- Laddove sia presente un'area all'aperto e le condizioni climatiche lo consentano, gli incontri potranno avvenire in queste aree, rispettando le norme sopra esposte.

- È raccomandato l'uso di apparecchiature di telecomunicazione anche visiva che possano favorire la comunicazione con l'ospite, anche se non vanno considerate sostitutive della visita.

- Le visite di norma devono avere una durata massima di 30 minuti ed è ammesso 1 visitatore per ospite: la Direzione sanitaria della struttura può derogare fino ad un massimo di 2 visitatori per ospite, se ritenuto opportuno.

- I visitatori che non sono vaccinati o che non hanno terminato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, dovranno esibire il referto di un tampone molecolare o antigenico negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti il giorno della visita o attendere l'esito di un tampone antigenico eseguito in situ.

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