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Coronavirus

Variante Xe, Bassetti: "Ecco il virus respiratorio più contagioso al mondo"

Le prime stime indicano per questa 'variante mix' un possibile vantaggio del tasso di crescita di circa il 10% rispetto a omicron 2

La guerra in Ucraina da una parte e il venire meno di alcune restrizioni per il contenimento della diffusione del coronavirus dall'altra hanno spostato l'attenzione mediatica verso il conflitto. Ma il virus continua a circolare, oltre 1.500 i nuovi casi riportati nel bollettino regionale di sabato. L'ultima novità per quanto riguarda il covid è la variante Xe.

"Dalla Russia non solo cattive notizie - spiega il direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino, Matteo Bassetti -. I russi infatti hanno messo a punto un vaccino nasale in spray che sembra molto promettente (speriamo che anche questa volta la scienza non venga ideologicamente influenzata dalla politica)".

"C'è una nuova variante Xe (chissà perché stavolta da omicron si va indietro nell'alfabeto greco…) ancora più contagiosa di omicron 2 - prosegue l'infettivologo -. Ecco il virus respiratorio più contagioso al mondo che non sempre, soprattutto se meno virulento, è una caratteristica negativa".

"Ultima cosa. Ma con la fine dello stato di emergenza non doveva sparire il bollettino giornaliero sul covid? Siamo ancora lì - conclude Bassetti - a contare ogni giorno tamponi, contagi, ricoveri e decessi senza averlo mai cambiato. Ne basterebbe uno Settimanale. Peccato che a Roma non ascoltino i nostri consigli…".

La variante Xe di Sars-CoV-2, mutazione ricombinante di Omicron 1 e Omicron 2 (BA.1 e BA.2), è stata rilevata per la prima volta nel Regno Unito il 19 gennaio scorso, e da allora sono oltre 600 le sequenze segnalate e confermate come corrispondenti al nuovo mutante. Le prime stime indicano per questa 'variante mix' un possibile "vantaggio del tasso di crescita di circa il 10% rispetto a BA.2, ma questo dato richiede un'ulteriore conferma". Lo spiega l'Organizzazione mondiale della sanità, nell'ultimo aggiornamento diffuso sull'andamento globale di covid-19.

Benché si ipotizzi dunque un 10% in più di contagiosità per Xe rispetto a Omicron 2, l'Oms precisa che, finché non verranno riportate "significative differenze nella trasmissibilità" del mutante "e nelle caratteristiche della malattia" che provoca, "inclusa la gravità", Xe verrà considerata una variante appartenente alla 'famiglia' Omicron. L'agenzia delle Nazioni Unite per la sanità continuerà a monitorare questa e altre mutazioni del coronavirus pandemico.

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