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Vaccino coronavirus, calcolato il fabbisogno iniziale. Regione: «nessuna emergenza posti letto»

Ammonta a quasi cinquantamila dosi il fabbisogno calcolato dalla Regione per quanto riguarda il vaccino anti coronavirus, disponibile da gennaio, che verrà fornito in prima battuta solo per personale ospedaliero, ospiti e lavoratori delle rsa

A seguito della nota della presidenza del Consiglio e della ricognizione chiesta dal commissario Arcuri, Regione Liguria si è attivata per collaborare alla predisposizione del piano nazionale, individuando 23 ospedali come centri per l'erogazione della vaccinazione che sarà primariamente indirizzata al personale ospedaliero, dei servizi territoriali e alle rsa.

Il fabbisogno individuato e trasmesso al governo riguarda 27.516 unità di personale ospedaliero e territoriale, di cui 23.317 di personale sanitario e sociosanitario. A questi si aggiungono 12.780 ospiti e 9.114 lavoratori delle Rsa. Il totale del personale operante nei presidi ospedalieri e sul territorio è così distribuito: Asl 1 2.829, Asl 2 5.161, Asl 3 14.688, Asl 4 2.481 e Asl 5 2.357.

Nei presidi residenziali per anziani in Liguria, che saranno oggetto della prima fase di vaccinazione, si registrano: in provincia di Imperia 1.560 unità di personale e 2.174 ospiti, in provincia di Savona 1.673 unità di personale e 2.481 ospiti, in provincia di Genova 5.336 unità di personale e 7.407 ospiti, in provincia di Spezia il personale operante è pari a 545 unità e gli ospiti sono 718.

Nel documento inviato al governo il personale conteggiato rappresenta l'attuale dotazione organica e potrebbe aumentare nelle prossime settimane.

Le strutture individuate per la somministrazione delle prime dosi sono 23: in Asl 1 saranno gli ospedali di Bordighera, Imperia e Sanremo, in Asl 2 gli ospedali di Albenga, Cairo Montenotte, Pietra ligure e Savona, in Asl 3 e Asl 4 gli ospedali di Arenzano, Evangelico di Voltri e Castelletto, Galliera, Gaslini, Sestri ponente, Pontedecimo, Policlinico San Martino, Villa Scassi, Rapallo, Lavagna, Sestri levante e Iclas di Rapallo, in Asl 5 gli ospedali di Sarzana, Levanto e La Spezia.

Regione Liguria: «nessuna emergenza posti letto»

Nel frattempo la Regione, a fronte dell'allarme lanciato dal sindacato dei medici Anao Assomed, ha precisato che non esiste nessuna emergenza posti letto in Liguria a causa dell'emergenza covid-19. «Non c'è nessun rischio di collasso del sistema - spiega Angelo Gratarola, responsabile del Dipartimento regionale di Emergenza Urgenza e componente della task force ligure per l’emergenza Covid-19 - e tantomeno una saturazione di posti letto nei reparti di malattie infettive, pneumologia e medicina interna. Anzi, in tutti questi reparti abbiamo posti liberi, per pazienti sia covid che non covid».

«Quello a cui stiamo assistendo – prosegue Gratarola - è un calo della pressione dei pazienti con il coronavirus, che tutti auspicavamo perché significa che la diffusione del virus allentasse la sua presa. Al contempo, stiamo registrando un progressivo aumento di altri pazienti, non covid, che hanno patologie differenti. Per questo, stiamo iniziando a rimodulare i posti letto, trasformando una parte di quelli che avevamo dedicato all’emergenza in posti letto ordinari nei diversi reparti. Il piano messo in campo dal sistema sanitario ligure era modulare, in grado di adattarsi alle necessità dei pazienti e per questo, così come nei mesi scorsi abbiamo progressivamente aumentato le aree covid, ora le stiamo riducendo per riconvertirle in aree non covid, in modo da dare sempre una risposta adeguata e puntuale ai bisogni di salute dei cittadini», conclude.

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