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Chi dovrà vaccinarsi 'per forza'? Regioni in pressing sul governo

Per Toti "non resta che l'obbligo vaccinale per lavoratori e soggetti fragili", cresce l'attesa per le decisioni del governo, frenato da alcuni malumori interni

Le Regioni spingono per l'obbligo vaccinale mentre cresce l'attesa per il Cdm che si dovrebbe svolgere (con gli ultimi malumori interni al governo non è escluso un rinvio) nel pomeriggio di mercoledì 5 gennaio 2022 per discutere le nuove misure anti covid.

Toti: "Non resta che l'obbligo vaccinale"

"A questo punto - dichiara il presidente della Regione Toti - non resta che l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori e i soggetti più fragili che ancora non hanno fatto il vaccino per scelta, cosa che non vale ovviamente per chi ha validi motivi medici che glielo impediscono. Con i miei colleghi presidenti di Regione abbiamo avanzato al Governo la richiesta di intervenire al più presto per fronteggiare il picco dei contagi previsto per la fine di gennaio".

Le ipotesi del governo sull'obbligo vaccinale

L'ipotesi di super green pass (quello che si ottiene solo da vaccinati o guariti, non con i tamponi) per il lavoro incontra alcune resistenze nel governo (sulle barricate la Lega), la strada alternativa può essere quella legata all'età con un obbligo vaccinale che riguardi gli over 60, ovvero i soggetti più fragili e a rischio di fronte all'impennata dei contagi. Quelli che rischiano maggiori complicazioni e forme gravi, o mortali, di covid. Rimangono anche da sciogliere, se il governo deciderà di intraprendere la strada dell'obbligo, i nodi relativi alle sanzioni previste per chi non si metterà in regola. La terza via tra quelle sul banco del governo è invece quella relativa all'obbligo solo per alcune categorie di lavoratori, tendenzialmente quelli a contatto con il pubblico, in questo caso sarebbe molto più semplice applicare delle sanzioni sospendendo lo stipendio per gli irregolari, come già accade per tra sanità, scuole e forze dell'ordine. Previsti infine chiamenti sul tema dello smart working e nuove norme relative a stadi e palazzetti dello sport. 

"Meglio muoversi subito - aggiunge Toti - e scongiurare rallentamenti e chiusure del Paese che non ci possiamo permettere. Con concretezza, operatività e capacità di assumersi responsabilità, le Regioni si confermano in prima linea nella gestione della pandemia. Questo è il momento del vaccino, unica arma a nostra disposizione contro il Covid".

Cosa cambia dal 10 gennaio 

Indipendente dalle decisioni odierne del governo, invece, entreranno in vigore tra cinque giorni (il 10 gennaio 2022, ndr) le regole che erano state decise lo scorso 29 dicembre attraverso un decreto: super green pass obbligatorio per trasporti e mezzi pubblici, alberghi, ristoranti all'aperto, piscine, piste da sci, sport di squadra, sagre e fiere, centri congressi e feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose.

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