Vaccini covid, la Liguria apre ai titolari di seconde case e ai turisti stagionali
Il presidente della Regione, Giovanni Toti, aggiorna sulla possibilità di somministrazione da parte di chi arriva in vacanza
La Liguria è pronta a vaccinare contro il coronavirus i turisti di lunga data e quelli che trascorrono almeno un mese nelle località della regione.
In attesa di linee guida nazionali più specifiche - un’ordinanza del commissario Figliuolo già consente di vaccinare i non residenti, senza però entrare nel dettaglio - il presidente della Regione, Giovanni Toti, è tornato a chiarire che in Liguria si potranno vaccinare i non residenti, a patto che abbiano eletto un domicilio sanitario.
«Se sei un turista stanziale sul nostro territorio ritengo tu abbia diritto sia alla prima sia alla seconda dose - ha chiarito Toti - se vieni a fare un fine di settimana lungo o sei notti in un albergo è improponibile fare un censimento».
Il censimento riguarda, appunto, le persone che non sono residenti in Liguria ma che vi passano stabilmente del tempo, che sia per vacanza o per lavoro. E che vi rimangono per un periodo sufficiente a completare il ciclo vaccinale.
«Chi passa un intero mese in una nostra località o ha una seconda casa - ha concluso Toti - potrà prenotare il vaccino sul portale andando alla Asl di competenza, iscrivendosi al registro dei non residenti con la tessera sanitaria, facendosi assegnare temporaneamente un medico di medicina generale e abilitando la tessera sanitaria ai servizi telematici della regione».
A chi invece arriva in Liguria per un breve soggiorno, ha concluso Toti, «sconsiglio di perdere tempo e giornate per questa operazione di iscrizione». Rimandata invece, al momento, l'idea degli Open Day, «quantomeno non come modello Lazio, che potrebbero creare assembramenti che noi francamente non vogliamo»