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Vaccino anti covid in azienda, i "big" liguri si preparano: ecco come funzionerà

Firmato l'accordo a livello nazionale, in Liguria sindacati, Confindustria e Regione stanno mettendo a punto un protocollo a livello locale che ricalchi la normativa approvata. Si ragiona su aziende in grado di diventare "hub vaccinali"

Siglato ufficialmente l’accordo tra sindacati, governo e parti sociali per la vaccinazione dei dipendenti nelle aziende, anche in Liguria ci si prepara a partire con le somministrazioni non appena saranno terminate quelle per le categorie prioritarie individuate a livello nazionale.

L’accordo nazionale è stato firmato mercoledì mattina dai sindacati, rappresentanti di Confindustria e ministero: obiettivo, “assicurare e aumentare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro” con un’intesa che definisce nel dettaglio le linee guida per le vaccinazioni in azienda, un protocollo che nei prossimi giorni verrà recepito e formalizzato anche in Liguria, con un documento ad hoc sottoscritto da Confindustria Liguria, organizzazioni sindacali e Asl.

A oggi sono più di 100 le aziende che hanno dato disponibilità a vaccinare i dipendenti internamente, ma sarà compito dei promotori dell’accordo “scremare” le candidature e individuare le strutture che rispettano tutti i requisiti necessari, dagli spazi alla presenza di dispositivi di emergenza (come per esempio il defibrillatore) passando per il personale sanitario che somministrerà le dosi. Tra le aziende che hanno manifestato l’intenzione di aderire al protocollo ci sono anche nomi di alto profilo come Ansaldo, Fincantieri, Leonardo e Hitachi ma il numero sta aumentando di ora in ora dopo la sottoscrizione dell’intesa.

La vaccinazione in azienda entrerà in gioco, come detto, una volta terminate le fasi di vaccinazione delle categorie prioritarie. Quando, cioè, la campagna entrerà nel vivo con la fascia d’età dai 18 ai 60 anni, quella dei grandi numeri. Ed è anche per questo che Confindustria sta valutando l’ipotesi di selezionare le aziende di grandi dimensioni che hanno spazi adeguati e farli diventare, di fatto, degli hub vaccinali un cui potranno ricevere la propria dose sia i lavoratori dell’azienda stessa sia quelli che appartengono alla stessa filiera o che lavorano in aziende in prossimità.

L’obiettivo è affiancare gli attori principali della campagna vaccinale per dare un’accelerata, ovviamente a patto che i numeri dei vaccini disponibili siano adeguati. La stima è che, salvo ostacoli, le aziende in Liguria possano iniziare a vaccinare a maggio.

Vaccinazioni in azienda, come funziona

Stando all’accordo nazionale la vaccinazione avverrà su base volontaria e nel rispetto della privacy, e che sarà subordinata al piano nazionale e alla effettiva disponibilità delle dosi tenendo conto delle priorità relative alle precedenze per età e stato di salute stabilite dai servizi sanitari regionali.

Il Piano prevede tre strade percorribili la prima prevede il vaccino direttamente in azienda utilizzando il medico competente o operatori sanitari ingaggiati appositamente. Tutti dovranno effettuare un corso di formazione specifica e a loro sarà affidato anche il compito di acquisire il consenso informato dei lavoratori e delle lavoratrici che volontariamente si sottoporranno alla vaccinazione, e di interfacciarsi con il sistema sanitario regionale.

La seconda possibilità è quella della convezione con strutture private, la terza le strutture territoriali dell’Inail. Il Servizio sanitario fornirà i sieri da inoculare e le siringhe per farlo, tutti gli altri costi saranno a carico delle aziende e il tempo impiegato per sottoporsi alla vaccinazione è equiparato all’orario di lavoro, senza formalità di tipo autorizzativo o certificativo.

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