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Coronavirus

AstraZeneca, riaperte le vaccinazioni con 300 dosi, in Liguria il 2,7% dei prenotati ha rinunciato

Ad aprile è atteso l'arrivo del nuovo vaccino Johnson&Johnson, mentre continua la cura con gli anticorpi monoclonali. «Effetti interessanti per la sperimentazione con il farmaco Molnupiravir, potrebbe diventare il trattamento domiciliare del virus» per Bassetti

Sono state riaperte venerdì le vaccinazioni con AstraZeneca in Liguria, e sono state effettuate circa 300 somministrazioni in tutto tranne che in Asl2, dove il programma prevede 80 dosi oggi, sabato 20 marzo.

Non molte, 300 somministrazioni, ma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti mette le mani avanti: «Il vero inizio però sarà lunedì, quando ricomincerà la campagna di vaccinazione riprendendo dalla programmazione della scorsa settimana».

Al momento in Liguria sono state 1.626 le disdette, il 2,7% su 59.980 prenotazioni effettuate dal 9 marzo in avanti dai medici di famiglia. Per Toti sono «poche le rinunce, è stato recepito il messaggio sulla sicurezza del vaccino».

In linea con il programma regionale invece sono le vaccinazioni con Pfizer e Moderna (sopra i 30mila vaccini settimanali). Solo venerdì, 3.600 prenotazioni di ultrafragili che sono stati chiamati direttamente dalle Asl per fissare prima e seconda dose che verranno somministrate in Asl o in ospedale. Da martedì 23 marzo, invece, al Gaslini comincerà anche la vaccinazione dei pazienti affetti da fibrosi cistica. Dal 29 marzo, poi, l'hub della Fiera del Mare aumenterà ulteriormente la capacità di vaccinazione settimanale.

«La Regione Liguria è circondata da regioni in rosso che registrano un'altissima incidenza di contagi - ha proseguito Toti, commentando i dati di giornata e della settimana - noi saremo ancora in arancione con Rt di poco sopra l'1, quindi nella parte bassa della 'forchetta' dell'Rt più vicina al giallo. L'imperiese è tornato su una media molto più bassa dei tempi del picco pandemico, quando fummo costretti a prendere le misure di contenimento. Cresce invece di qualche punto la pressione sul savonese. Stabile Genova, La Spezia rimane la provincia con la più bassa incidenza. Cresce un poco la pressione ospedaliera nell'area della media intensità: ne risente in particolare l'Ospedale San Martino a causa del cluster interno che ha portato a 22 positivi. Cinque decessi oggi: non fa media statistica, ma il numero si è stabilizzato da diversi giorni sotto le dieci unità, primo significativo risultato della campagna vaccinale sulle persone più fragili».

Didattica a distanza fino al 31 marzo

«Oggi abbiamo incontrato l'ordine dei medici - ha aggiunto Toti - il presidente Bonsignore e i rappresentanti di Savona e Imperia che ci hanno fornito un elenco di 18 medici e odontoiatri che si sono messi a disposizione per la campagna vaccinale, che potranno andare in supporto agli hub e alle farmacie. Sono 183 di Asl 3 e Asl 4, 60 in Asl 2 e 30 in Asl 1. Ho firmato questa sera un'ordinanza che prolunga didattica a distanza fino al 31 marzo: dopo cominceranno le vacanze pasquali, alla fine delle quali scadrà il primo decreto Draghi sul Covid. Le prossime disposizioni saranno dunque conseguenti al nuovo decreto».

Vaccino Johnson&Johnson e anticorpi monoclonali

Venerdì sera, durante la consueta conferenza stampa, è stato ribadito che nel mese di aprile la Liguria dovrebbe ricevere le prime consegne del nuovo vaccino Johnson&Johnson.

Riguardo invece agli anticorpi monoclonali, Barbara Rebesco, responsabile regionale per la logistica delle vaccinazioni, spiega che «riceveremo la prossima settimana ulteriori 239 flaconi, oltre ai 75 già consegnati. Come Alisa abbiamo fatto un provvedimento che introduce alcuni elementi di novità tra cui il coordinamento della logistica delle consegne e un protocollo che prevede una specifica attenzione e monitoraggio relativamente all' efficacia e alla sicurezza. Inoltre, abbiamo previsto che il trattamento sia eseguito in un ambiente ospedaliero per garantire la massima sicurezza ai pazienti, con il coordinamento del Diar Malattie infettive, coordinato dal professor Matteo Bassetti. Con l’impiego di questi farmaci aumenta così il ventaglio di risorse che possiamo offrire ai pazienti in termini di terapia».

Bassetti conclude: «Giovedì abbiamo trattato il primo paziente con gli anticorpi monoclonali, venerdì altri due, sabato mattina il quarto. Cogliamo però l’occasione per ricordare alle persone che gli anticorpi monoclonali non vanno richiesti direttamente alle Malattie Infettive. Contiamo di arrivare, a regime, fino a 10-15 trattamenti al giorno, se ce ne fosse bisogno. I trattamenti, per questa settimana, sono 75 per la Liguria. In questo momento, dunque, il farmaco non manca e questo è un dato positivo. I monoclonali sono disponibili in tutte le Regioni, poi dipende da com’è l’organizzazione delle singole aziende ospedaliere. Infine il farmaco Molnupiravir, che noi abbiamo chiesto come sperimentazione più di 6 mesi fa e che nel frattempo ha presentato dati interessanti, ha un effetto antivirale molto rapido e il grande vantaggio di essere disponibile in pastiglie. Potrebbe dunque diventare il trattamento domiciliare del virus. Ci saranno 7 centri italiani che parteciperanno alla sperimentazione (tra cui anche il San Martino) che dovrebbe partire tra la fine del mese di marzo e la prima settimana di aprile».

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