Vaccino AstraZeneca, Bassetti: «Credibilità minata per troppi errori, ma andiamo avanti con gli over 60»
All’indomani dall’ennesimo dibattito sull’efficacia e i rischi del vaccino AstraZeneca, l’infettivologo genovese punta il dito contro la gestione del caso: «Lasciare ai singoli paesi il cerino compromette la credibilità»
Troppi errori nella gestione del caso AstraZeneca: a parlare è Matteo Bassetti, Infettivologo genovese, che ha commentato la decisione di Ema di lasciare ai singoli governi la scelta se utilizzare o meno il vaccino Astra e la gestione di una questione che ha tenuto banco nelle ultime settimane - il rischio trombosi e controindicazioni - rallentando la campagna vaccinale
«Ieri Ema ha deciso di non decidere, lasciando ai vari paesi dell’Unione la scelta di cosa fare sul vaccino di Astrazeneca - ha detto Bassetti - Trovo la scelta sbagliata e sconcertante, che sarà foriera di ulteriori polemiche e critiche. Lasciare i singoli paesi europei con il cerino in mano nella decisione su cosa fare con AstraZeneca, allontana ancora di più la gente dalle istituzioni e dall’Europa stessa. Credo che la credibilità di questo vaccino sia purtroppo compromessa nell’opinione pubblica. Occorre farsene una ragione e bisogna soprattutto trovare soluzioni alternative anche in autonomia rispetto all’Europa stessa».
L’infettivologo genovese ha quindi cercato il lato positivo: «AstraZeneca (che rimane un ottimo vaccino per il quale i benefici superano di molto i rischi di eventi avversi), va bene per chi ha più di 60 anni - ha ricordato citando la raccomandazione dell’Ema, ripresa dal Cts - Concentriamoci su tutti quelli che hanno più di 60 anni e vacciniamoli tutti nel più breve tempo possibile. Poi penseremo a quelli più giovani».