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Rsa: il 90% di ospiti e operatori è vaccinato, Palummeri: «Possiamo parlare di immunità di gregge»

Il presidente della Regione Giovanni Toti e responsabile Alisa per l'emergenza covid nelle Rsa hanno analizzato i dati della campagna vaccinale in Liguria

Prosegue la campagna vaccinale in Liguria. Il presidente della Regione Giovanni Toti, nella serata di sabato primo maggio, ha fatto il punto della situazione analizzando i numeri della nostra regione, con lui anche Ernesto Palummeri, responsabile Alisa per l'emergenza covid nelle Rsa, che ha presentato i dati relativi alle residenze per anziani.

«Accelera la campagna vaccinale e la diffusione del virus rallenta - ha detto Toti - : oggi i dati confermano una situazione in lento ma costante miglioramento che vale la conferma della zona gialla anche per la prossima settimana».

«Oggi - ha proseguito il governatore - sono state somministrate oltre 13 mila dosi e la nostra regione si conferma la prima in Italia con il 96% di vaccini fatti sui consegnati. Nonostante il giorno festivo oggi sono stati fatti circa 340 tamponi molecolari in più di ieri, e nonostante il maggior numero di tamponi i nuovi positivi sono circa il 20% in meno. Continua a ritmo costante il calo degli ospedalizzati, e anche le terapie intensive diminuiscono di due unità. Diminuiscono seppure di poco i casi complessivi in tutte le province».

«Come già evidenziato ieri - ha detto ancora Toti - con un'incidenza inferiore a due casi su 10mila in tutte le province l'impressione è che la morsa del contagio stia allentando. Non abbassiamo la guardia ma andiamo avanti con ottimismo, per permettere anche a chi oggi è ancora fermo di ripartire al più presto. Anche in questo primo maggio c’è chi non ha smesso di lavorare per noi. Grazie a tutto il nostro personale sanitario, in particolare a chi sta vaccinando senza sosta per mettere al sicuro la Liguria. E un ringraziamento particolare al Commissario per l’emergenza, generale Figliuolo, che sta raggiungendo risultati importanti in tutta Italia e ci ha supportato fin da subito in questa gigantesca campagna».

Sul tema dei vaccini è intervenuto anche Ernesto Palummeri, responsabile Alisa per l'emergenza covid nelle Rsa: «L'aggiornamento è d'obbligo - ha detto - visto che la stragrande maggioranza degli operatori e degli ospiti hanno ricevuto la vaccinazione. Gli effetti della campagna vaccinale nelle Rsa anticipano di un mese e mezzo/due quello che stiamo vedendo adesso sulla popolazione della nostra regione. Già ai primi di marzo avevamo registrato una netta riduzione dei casi e della mortalità che si mantiene bassissima e ad aprile è pari a due unità. La percentuale di vaccinati, che sfiora il 90%, ci consente ormai di parlare di imunità di gregge sia tra gli ospiti che tra gli operatori. Non abbiamo di fatto focolai, ne abbiamo solo uno in provincia di Imperia di cinque persone con una persona ricoverata in ospedale, due in rsa e due in rsa covid e sono tutti asintomatici. Sono stati ricoverati con il covid ma con patologie multiple che rendevano problematica la cura della persone in toto e non specificatamente per l'infezione da covid. La situazione è quindi sotto controllo».

«Ieri abbiamo pubblicato gli indirizzi per l'incremento delle visite ai parenti - ha aggiunto Palummeri - questo è ancora l'aspetto più problematico se vogliamo mantenere la sicurezza perché le persone ricoverate in Rsa sono le più fragili tra i fragili. Abbiamo adottato linee prudenziali, ma abbiamo consentito l'ingresso senza tampone per coloro che hanno terminato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni.  Il tampone era previsto da una normativa del Ministero della Salute di fine novembre che avevamo diffuso a tutte le strutture il 4 dicembre».

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