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Covid, la Regione “corteggia” chi ancora non è vaccinato: pronta una campagna

Il presidente Giovanni Toti: «Vogliamo alzare l'asticella»

Scendono ancora i numeri del contagio da coronavirus in Liguria, e a due settimane dall’ingresso in zona bianca, con la scorsa estate a fare da monito per una possibile nuova ondata tra settembre e ottobre, la Regione è pronta a “corteggiare” chi ancora non si è sottoposto al vaccino anti covid e non ha intenzione di farlo.

Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha confermato che «dalle prossime settimane inizieremo una campagna di sensibilizzazione per far sì che la nostra regione non venga colpita in autunno da una nuova ondata. Raggiungeremo il 75% della popolazione vaccinata - ha promesso - ma proveremo ad alzare ancora l’asticella».

A sabato 19 giugno i vaccini somministrati erano 1.204.634 sui 1.304.974 consegnati, e la percentuale di somministrazione restava intorno al 92-93%. Poco più di 10.000 quelli somministrati tra venerdì e sabato, 9.475 di Pfizer e Moderna, 554 tra Astrazeneca e Johnson & Johnson.

A oggi la maggior parte delle defezioni e delle rinunce si è registrata nella fascia tra i 60 e i 69 anni, complice il meccanismo “stop & go” per il vaccino Astrazeneca e i timori e le incertezze legati agli effetti collaterali. I casi di trombosi collegati al vaccino anglosvedese hanno rallentato la campagna vaccinale non soltanto in termini di effettive somministrazioni, ma anche per le preoccupazioni suscitate in chi aveva il vaccino già prenotato e ha deciso di rinunciarvi. 

Resta inoltre da sciogliere il nodo richiami Astrazeneca: 20.000 persone sotto i 60 anni hanno già ricevuto una dose durante gli open day, e possono adesso scegliere se procedere con la vaccinazione eterologa, optando cioè per un richiamo con Pfizer o Moderna, oppure confermare Astrazeneca firmando il modulo del consenso informato.

I casi di coronavirus in Liguria, intanto, continuano la discesa avvicinandosi sempre di più ai mille. Meno di 50 le persone ricoverate in ospedale - 43, di cui 8 in terapia intensiva - e i nuovi casi registrati salgono di poco più di una decina ormai da diversi giorni. La curva è in netto calo, insomma, tanto da posizionare la Liguria tra le zone “verdi” a livello europeo. L’incidente è infatti di 6 casi su 100mila abitanti a settimana, mentre a livello provinciale, la situazione migliore è quella dell’imperiese, a quota 2. La provincia di Savona segna 11 casi, quella della Spezia 4 e la Città metropolitana di Genova 6.

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