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Coronavirus

Vaccini covid in azienda: da Aspi a Leonardo passando per Amiu, ecco le prime a partire

Pubblicata la prima graduatoria delle imprese liguri che hanno aderito al bando. Potranno iniziare a vaccinare dal 10 giugno con 5mila dosi a settimana

Si parte in Liguria anche con le vaccinazioni sul posto di lavoro. Alisa ha pubblicato la prima graduatoria delle imprese liguri che hanno aderito al bando pubblicato a inizio maggio, e sono 13 le aziende che dal 10 giugno inizieranno a vaccinare i dipendenti.

Ogni azienda avrà a disposizione 5.000 dosi a settimana, sino a esaurimento, e per la formazione della graduatoria sono state privilegiate le aziende con più di 250 dipendenti.

Le prime imprese a partire sono per l’area metropolitana di Genova Agenzia Marittime per le Navi, Tim, Fincantieri (nelle tre sedi di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano), Autostrade, Amiu, Pavimental, Consorzio Cociv, Amazon e Leonardo (nelle sedi di Genova e La Spezia), mentre per territorio di levante saranno Termomeccanica Spa, Sanlorenzo Spa, La Spezia Container e Quayside Service. Nessuna domanda è invece stata presentata nel ponente ligure.

La graduatoria è temporanea. Sarà possibile presentare ulteriori domande ogni 15 giorni, entro il 12 e il 27 di ogni mese. La commissione istituita da Alisa valuterà le domande pervenute entro e non oltre i 5 giorni lavorativi successivi alla scadenza dei termini, e la graduatoria definitiva sarà deliberata e pubblicata sul sito di Alisa.

Vaccinazioni in azienda, come funziona

Stando all’accordo nazionale la vaccinazione avverrà su base volontaria e nel rispetto della privacy, e che sarà subordinata al piano nazionale e alla effettiva disponibilità delle dosi tenendo conto delle priorità relative alle precedenze per età e stato di salute stabilite dai servizi sanitari regionali.

Il Piano prevede tre strade percorribili la prima prevede il vaccino direttamente in azienda utilizzando il medico competente o operatori sanitari ingaggiati appositamente. Tutti dovranno effettuare un corso di formazione specifica e a loro sarà affidato anche il compito di acquisire il consenso informato dei lavoratori e delle lavoratrici che volontariamente si sottoporranno alla vaccinazione, e di interfacciarsi con il sistema sanitario regionale.

La seconda possibilità è quella della convezione con strutture private, la terza le strutture territoriali dell’Inail. Il Servizio sanitario fornirà i sieri da inoculare e le siringhe per farlo, tutti gli altri costi saranno a carico delle aziende e il tempo impiegato per sottoporsi alla vaccinazione è equiparato all’orario di lavoro, senza formalità di tipo autorizzativo o certificativo.

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